Festival 'Zona Franca', bilancio positivo. Del Vecchio già pensa alla prossima edizione

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Nostro servizio - “I risultati sono stati incoraggianti e ci fanno ben sperare in una prossima edizione”. E’ così che l’assessore alla Cultura del Comune di Benevento questo pomeriggio ha ‘salutato’ il festival ‘Zona Franca in South Italy’ che si è svolto in città nei fine settimana dal 17 al 26 settembre. Tre le sezioni cui è stato dedicato: musica indipendente, satira politica e poesia. Per ognuna Del Vecchio ha illustrato i risultati raggiunti.

“Abbiamo sondato terreni nuovi – ha affermato l’assessore -. C’era il timore che si fosse assopita la passione per la poesia, ma non è stato così. La misura non è solo quella dei grandi numeri altrimenti basterebbe invitare un comico e avremmo moltissime persone. Ma non è questo il nostro obiettivo. Nel caso specifico della poesia credo che questa passione si sia riaccesa e ora la necessità è trasmetterla anche ai più giovani. Non possiamo aspettare un anno per riparlarne e per questo motivo ho proposto di aprire una parentesi dedicata a tale forma d’arte per ogni Festival organizzato, come Benevento Città Spettacolo, Natale Arcobaleno...Essa incide, infatti, talmente poco in termini finanziari e restituisce così tanto in contenuti che sarebbe follia non farlo”.

Del Vecchio ha poi parlato dell’iniziativa Pulp.it, una sorta di ‘Speaker’s corner’ londinese dove ognuno può dire la sua. Verrà collocato, di volta in volta, in vari spazi cittadini e sarà messo a disposizione delle associazioni.

“Grazie alla musica indipendente – ha aggiunto l’assessore alla Cultura – abbiamo fatto vivere il bellissimo spazio dell’Arco del Sacramento. Ciò deve accadere sempre”. Del Vecchio ha poi evidenziato come il 2013 e la fine dei fondi regionali per gli eventi siano ormai vicino e come “queste manifestazioni servono anche a comprendere cosa funziona e cosa no”.

“C’è infine la sezione della satira politica su cui si fonda l’impianto della democrazia. C’era bisogno di un festival? Credo proprio di sì. Ora le istituzioni devono dimostrare la disponibilità del libero giudizio. Il secondo passo è quello dell’editoria che deve accogliere la satira”. Infine l’assesssore ha annunciato che la mostra allestita a Palazzo Paolo V e inaugurata lo scorso 21 settembre andrà avanti nei prossimi giorni. Un bilancio dei risultati del Festival sarà fatto anche con le associazioni che vi hanno partecipato e sarà realizzata una mostra presso la libreria Masone: attraverso le fotografie del fotografo ufficiale di Zona Franca, Mario Taddeo, e utilizzando le immagini degli appassionati che hanno scattato fotografie durante i diversi eventi.

“L’obiettivo di creare uno spazio nuovo è stato raggiunto – ha detto Ernesto Razzano, curatore della sezione ‘No Tag’, Musica Indipendente –. Se ci fosse stato un arco di tempo più lungo sicuramente gli incontri in tutte e tre i campi sarebbero  andati crescendo. Con la musica c’è stata una Zona Franca nel Sud Italia. Tanti coloro che sono giunti a Benevento anche da città vicine, come Potenza, Foggia...La differenza del Festival della nostra città rispetto a tanti che pure ci sono in Italia è data dall’aver puntato anche su Benevento, permettendo agli artisti di esibirsi in luoghi belli”.

“La mia sfida – ha sostenuto Nicola Sguera, curatore della sezione ‘Poesia in forma di Rosa’ – è stata quella di creare un pubblico nuovo. L’importante sarebbe riuscire a coinvolgere anche i ragazzi e bisognerebbe, per far questo, trovare nuove strategie. I poeti contemporanei sono spesso sconosciuti e questo è un problema serissimo”.

“Sbagliato sarebbe – ha aggiunto Sguera - un atteggiamento da auto incensatori. Sicuramente si può fare meglio, diversificare le strategie d’informazione, creare sinergie con scuole e università”. Sguera ha poi sottolineato come, a suo modo di vedere, sarebbe bello un principio di rotazione, per i prossimi anni, nella direzione della sezione poesia. Sua anche la proposta di istituire una ‘Casa della Poesia’, luogo fisico in cui appassionati e scrittori possano incontrarsi con la creazione anche di una biblioteca dedicata in particolar modo alla poesia sannita.

“Zona Franca – ha poi concluso Emilio Fabozzi, curatore insieme a Mario Perrotta della satira – è stato un Festival nato in poco tempo e credo sia stato molto gradevole soprattutto per le belle emozioni che ha suscitato. Mi sono divertito durante la mostra ad ascoltare i commenti dei visitatori e a leggerli sul registro posizionato all’ingresso”. Fabozzi si è detto ironicamente stupito che l’assessore Del Vecchio voglia riproporre la satira anche il prossimo anno: “O i suoi principi di democrazia sono molto saldi o la nostra satira è stata inefficace. Vorrà dire che saremo ancora più cattivi”. Infine ha lanciato l’idea, per Zona Franca 2, di creare un collettivo di vignettisti e che le tavole realizzate possano essere esposte nel tessuto urbano.

A ‘Poesia in forma di Rosa’ tra le altre ha partecipato anche l’associazione Art’Empori. Oggi a rappresentarla c’era Alessio Masone: “Il nostro impegno è consistito nell’individuare un’angolazione altra della poesia. Grazie a Nicola Sguera e Pasquale Palmieri, nelle sue giornate da noi curate, abbiamo potuto usare la poesia come strumento di coesione sociale e non solo come emozione  fruita.

Durante la rassegna di poesia abbiamo realizzato al Rione San Modesto e in Piazza Matteotti, il Pulp.it a rappresentare una cittadinanza che prende la parola. Abbiamo presentato il PoeCivismo, un movimento di autori e fruitori per un’arte capace di bene comune ed emozioni. L’assessore Del Vecchio, coinvolgendo persone che volontaristicamente si impegnano nella cultura e nel sociale, ha aperto una finestra su un mondo culturale che non è fatto solo di numeri di spettatori. E’ una finestra sulla funzione innovativa di un’arte capace di agevolare una cittadinanza non delegata. Per questo Art’Empori si è sentita al posto giusto. Per questo il Poecivismo ha avuto il suo battesimo in questo contesto”.
Grazia Palmieri



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