Filcams Cgil e Fisascat Cisl: ‘Nessun accordo tra Adisu e Sprint per la mensa dell’UniSannio’

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“Ennesimo scippo dei diritti in provincia. In questo caso parliamo dell'ADISU dell'Università degli Studi del Sannio. Nei cambi di appalto, nel privato, combattiamo per il mantenimento dei livelli occupazionali e per il rispetto delle norme contrattuali, nel pubblico, che dovrebbe farsi carico dei livelli occupazionali ed essere sensibile alla tematica sociale, ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso. Invece nel Sannio il pubblico riesce a far peggio del privato”. Hanno così commentato la Filcams Cgil di Benevento e Fisascat Cisl denunciando quanto si è verificato presso la Mensa dell’Università degli studi del Sannio relativamente al cambio di gestione del servizio di ristorazione/bar. “La gestione del servizio è stata affidata in concessione dall’ADISU di Benevento ad un’Azienda salernitana la Sprint di Toriello Elena che avrebbe dovuto assumere tutto il personale presente sull’appalto e in forza con la precedente Azienda. La procedura di cambio gestione viene disattesa in ogni sua parte e più volte convocata l’Azienda subentrante, Sprint, che diserta ogni invito”. I sindacati hanno poi convocato un tavolo presso l’Amministrazione Provinciale di Beneventoma l’incontro si è concluso disattendendo ogni aspettativa. “L’ADISU non solo non si fa da garante del mantenimento dei livelli occupazionali ma ha evidenziato di aver inserito nel capitolato d’appalto una clausola di tutela delle maestranze che in realtà non salvaguarda i lavoratori, ma subordina l’assunzione dei lavoratori ad “un’armonizzazione con l’organizzazione d’impresa e con le esigenze tecnico-organizzative”, quindi di fatto nessuna tutela dei lavoratori. Infatti, l’Azienda Sprint ha interpretato alla perfezione la volontà dell’ADISU, lasciando fuori i lavoratori decennali di Benevento e portando forza lavoro da Salerno”. La riunione non è terminata, in quanto sia l’ADISU che la Sprint hanno abbandonato il tavolo prima della stesura del verbale.
“Di fronte ad una situazione simile, di non rispetto delle procedure (art 346 e seguenti CCNL), di mancata tutela dei livelli occupazionali restiamo sconcertati. Prendiamo atto dell’indisponibilità dell’Ente a ricercare soluzioni condivise e stigmatizziamo il comportamento dell’Azienda subentrante, avvertendola che metteremo in campo tutte le azione utili al fine di far decadere la procedura di cambio gestione, di fatto mai espletata e al fine di salvaguardare i lavoratori tutti, adendo tutti gli organi competenti, compreso i servizi ispettivi, nonché il Giudice del Lavoro” – hanno concluso i sindacalisti.



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