Finalmente il bike-sharing. Ora servono i percorsi ciclabili, il senso civico dei beneventani ed una nuova mentalità

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Finalmente. Ci sono voluti più di tre anni (il primo 'annuncio' infatti risale al marzo 2011) ma alla fine il progetto è andato in porto ed è quello che conta. A Benevento, a partire da sabato 2 agosto, si potrà dunque usufruire del servizio di bike-sharing, una novità assoluta per la città sannita e non solo: nessuna città capoluogo della Campania (se si esclude un mini-servizio a Caserta) mette a disposizione dei cittadini un sistema di mobilità sostenibile che è invece parte integrante di moltissime città d'Europa (e del Nord Italia).

Un servizio, quello delle bici pubbliche a pedalata assistita, che potrebbe rivoluzionare il trasporto pubblico locale cittadino. Ci sentiamo di non esagerare affatto quando sosteniamo ciò: oggi che l'acquisto di bici elettriche (e non solo) è realtà, il cittadino doveva avere a disposizione un servizio di trasporto pubblico, così come succede con gli autobus. Nessuna pazzia, parliamo solo di buone abitudini: d'accordo, non sono certo cinque ciclostazioni e una ventina di bici a risolvere il problema. I beneventani devono acquisire la mentalità giusta e gli amministratori devono garantire percorsi ciclabili in città, con tanto di segnaletica ed eventuali sanzioni per i trasgressori. La Polizia Municipale, visto l'eccessivo scorazzare di qualche ciclista lungo il corso Garibaldi, si è vista costretta ad imporre un limite di velocità a tutela dei pedoni. Una buona cosa ma non basta affatto: occorre creare i presupposti di città sostenibile, magari cominciando da dove il tessuto pedonale è già attivo. Segnaletica lungo il corso Garibaldi (ed a piazza Orsini liberandola, almeno in parte, dal vergognoso parcheggio abusivo), in Villa Comunale ed a piazza Castello anche se c'è chi vuole riaprire la piazza alle auto con tanto di punto all'ordine del giorno in Consiglio Comunale: ma questo è un altro discorso. E poi? Poi serve la massima educazione ed il senso civico dei beneventani (automobilisti in primis) a cominciare da quello che c'è. Senza bici, in questi anni di attesa, le pensiline installate in piazza Risorgimento, piazza Carducci, stazione centrale, piazza Cardinal Pacca, via S.Colomba e piazza dell'Università, si sono trasformate in piazzole di sporcizia e degrardo. Con l'arrivo delle bici sono state ripulite e recuperate, ma ora incombe la minaccia dei vandali: in poche ore già qualcuno ha provato a forzare le bici, danneggiando una postazione. Ora la videosorveglianza delle ciclostazioni è stata attivata ci auguriamo un maggior senso di responsabilità da parte di tutti.

'BENEBIKE', INAUGURAZIONE, STORIA E COSTI
Ieri l'inaugurazione del servizio installato in città a cura della Provincia di Benevento (300mila euro il costo complessivo). Un lungo iter, seguito passo dopo passo dalla nostra redazione: il primo annuncio negli ultimi mesi del 2010, con l'inaugurazione prevista nel marzo 2011. Poi un primo slittamento a luglio 2011, ed ancora un altro a novembre dello stesso anno. Le ciclostazioni furono installate in città nelle prime settimane del 2012: sembrava fatta ed invece nuovi intoppi, burocratici e non, hanno bloccato il progetto che sembrava essere destinato a fallire. Il resto è storia recente. Per il simbolico taglio del nastro è stata scelta la ciclostazione di piazza Carducci, nella zona alta della città, dove ci sono gli uffici provinciali. Soddisfatto il commissario straordinario della Rocca dei Rettori, Aniello Cimitile, che dopo tanto penare (e nel giorno dell'ufficializzazione del nuovo candidato alla presidenza della Provincia, Claudio Ricci) è riuscito a donare il servizio alla città: "Non è stato affatto facile superare tutte le difficoltà che si sono presentate in questi anni - ha ammesso Cimitile ai giornalisti - ma adesso possiamo contare su un progetto innovativo di mobilità urbana". Oltre al responsabile del progetto, Giuseppe Marsicano che ha già annunciato ulteriori novità per avvantaggiare ed incentivare i giovani sull'utilizzo del bike-sharing, era presente al taglio del nastro anche l'ex assessore alla Mobilità, Gianvito Bello che aveva lanciato il progetto nel 2010. Dopo i dissapori legati a questioni politiche, Bello e Cimitile hanno 'fatto pace' inaugurando assieme il nuovo servizio di trasporto pubblico.
Il Bike sharing "Benebike", che entrerà effettivamente in funzione il prossimo 2 agosto non appena sarà attivato il servizio per l'acquisto delle tessere, fu programmato dall'Assessorato all'Energia e Trasporti della Provincia nel 2010 nel quadro delle politiche per l'abbattimento degli inquinamenti atmosferici secondo le direttive dell'Unione Europea (e secondo il buon senso). Come ha sottolineato il Commissario Cimitile il servizio, innovativo per la mobilità urbana in Campania, intende appunto favorire gli spostamenti brevi all'interno del perimetro urbano mediante l'affitto di una bici a pedalata assistita che consentirà a chiunque di potersi muovere comodamente per Benevento nonostante le frequenti aspre salite. Le 30 biciclette a pedalata assistita, piazzate in sei stazioni in Città (oltre a Piazzale Carducci, vi sono infatti postazioni di ricovero alla Stazione Centrale, in Piazza Santa Maria, in Piazza Risorgimento, in Via Santa Colomba e in Viale dell'Università) consentiranno, a costi davvero molto contenuti, di lasciare a casa l'auto per gli spostamenti senza dover praticare sforzi particolarmente intensi. Ogni stazione di ricovero è dotata di sistema di videosorveglianza e dell'attrezzatura necessaria alla ricarica della batteria della bici. Questi i costi per usufruire del servizio: gli utenti dovranno recarsi negli uffici "Incipit" di via Orbilio Pupillo nei pressi di piazza Roma (ex ufficio anagrafe comunale) per iscriversi e rilasciare la card elettronica ed accedere al servizio. Da settembre sarà possibile iscriversi anche online. La card costa 10 euro il primo anno e 20 euro il secondo anno: per un'ora di utilizzo si spenderà un euro, 1,50 costa la seconda ora, 3 euro la terza e cinque euro le successive. Per dovere di cronaca è bene segnalare che in città esiste già un servizio di pedalata assistita a cura dell'Infopoint "Arteviva" di via Carlo Torre: in questo caso non c'è tessera di iscrizione ma il listino prezzi è diverso da quello di "Benebike". Ad ognuno la sua scelta.
Gaetano Vessichelli

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