Foiano di Val Fortore. Le strategie e le idee innovative per l’area fortorina

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Il Fortore si riunisce ancora sul tema della pubblica illuminazione, ma stavolta per decisioni approvative e definitive. Il mese scorso i sindaci dei paesi coinvolti si sono già riuniti, nei pressi della sala consiliare del comune di Foiano di Val Fortore, per trattare il tema della ratifica della convenzione che prevede la gestione associata del servizio di pubblica illuminazione. Il verbale finale sarà portato, per l'approvazione, nei rispettivi Consigli comunali, al fine di destinare le somme, oggi impegnate per il funzionamento degli impianti, all'ammodernamento degli impianti stessi. Le risorse ci sono, la voglia e l'unanimità anche, quindi non resta che vedere i frutti dell'ottimismo. Questa sera il Consiglio Comunale di San Bartolomeo in Galdo approverà lo schema di accordo per la gestione associata del servizio di pubblica illuminazione. Sarà il primo Comune ad impegnarsi finanziariamente nel progetto di associazionismo di cui Foiano di Val Fortore è Ente capofila. Seguiranno i consigli di Baselice, altro Comune chiamato al voto, di Foiano di Val Fortore e Castelvetere di Val Fortore. “I nostri paesi hanno delle pubbliche illuminazioni risalenti, in alcuni casi, agli anni ‘70. I consumi sono assurdi visto che l’efficienza di questi impianti è minima. Il progetto di finanza messo in campo prevede l’adeguamento funzionale degli impianti per un importo di quasi 1.800.000 euro e una riduzione dei costi di gestione di quasi il 15% – ha sottolineato il vicesindaco di Foiano di Val Fortore, Giuseppe Antonio Ruggiero. L’impresa che vincerà l’appalto si obbligherà al pagamento dei canoni elettrici tenendo in considerazione che da questi Comuni riceverà, per vent’anni, sempre il medesimo importo. Quindi avremo più efficienza, risparmio, ma soprattutto, per i prossimi anni, un costo elettrico bloccato alla data attuale. Ancora, con i ricavi derivanti dai risparmi energetici, i nostri Enti sarebbero stati in grado di pagare le rate di un mutuo preposto all’ammodernamento degli impianti di pubblica illuminazione. Purtroppo, oggi, i Comuni sono impossibilitati all’avvio di tali operazioni finanziarie considerato che le ultime leggi di stabilità hanno imposto un tetto massimo all’indebitamento. L’unica soluzione sarebbe stata quella di un ottenere un finanziamento europeo, senza conoscerne però, né i tempi né le modalità di attuazione e dimenticando che la disciplina comunitaria per gli impianti che generano tariffa, come quelli di depurazione ad esempio, tendono a scorporare dal finanziamento, gli ipotetici guadagni che si riceverebbero dall’ammodernamento degli impianti stessi. Si tratterà di impianti di nuova generazione, tendenti ad un forte risparmio energetico, anche perché l’aggiudicatario dei lavori, più risparmierà sui consumi e più guadagnerà. A breve verrà approvato anche il nuovo disciplinare per il servizio idrico integrato in cui verrà inserita una nuova fascia di consumi, crediamo fino a 50 mc, in cui premieremo tutti coloro che consumeranno in meno, e ai quali verrà applicata una tariffa del 20 % in meno rispetto a quella applicata oggi” – ha concluso Ruggiero.



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