Fondi pubblici per l'eolico: arrestato il presidente del Benevento Calcio Vigorito

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Quattro persone arrestate, 7 parchi eolici e 12 società sotto sequestro: questo il bilancio dell'operazione 'Via col vento' per la quale il gip del tribunale di Avellino ha emesso ordinanze di custodia cautelare per Oreste Vigorito, 62 anni di Napoli, avvocato, amministratore della Ivpc e presidente del Benevento Calcio; Vito Nicastri, 52 anni di Alcamo; Ferdinando Renzulli, 42 anni di Avellino, direttore generale del Benevento Calcio; e Vincenzo Dongarrà, 46 anni di Enna. Altre 11 persone risultano indagate a vario titolo per presunte responsabilità nella truffa organizzata per percepire contributi pubblici per la realizzazione di parchi eolici. Nove delle società sequestrate hanno sede ad Avellino, le altre 3 in Sicilia.

L'organizzazione, secondo gli inquirenti, avrebbe beneficiato di fondi pubblici producendo false attestazioni sulla titolarita' dei terreni utilizzati per impiantare turbine e sulle disponibilità economiche presso istituti di credito. Tra gli indagati figura, infatti, anche il dirigente di un istituto di credito, che aveva curato l'istruttoria per l'erogazione dei fondi. D.V., 54 anni di Milano, era stato proposto per la misura cautelare, poi rigettata dal gip di Avellino.

Il sistema messo a punto dall'organizzazione, per la Procura di Avellino, era basato su una rete di società, tutte riconducibili alle stesse persone che detenevano la titolarità dei terreni e la disponibilità fittizia di capitali provenienti dall'estero, in particolare dall'Inghilterra, che corrispondevano all'importo del contributo già ottenuto dall'impresa. Perquisizioni e sequestri di documenti sono stati compiuti dalle Fiamme Gialle ad Avellino, Roma, Napoli, Milano, Taranto, Enna ed Alcamo.

L'attività investigativa, condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Avellino attraverso rogatorie internazionali, si è estesa anche in Olanda, Spagna e Inghilterra. In particolare, a Roma sono stati bloccati contributi finanziati dal Ministero per lo Sviluppo Economico in due tranche, dal maggio 2007 all'ottobre 2008, per 9,5 milioni e 19,6 milioni di euro. I sigilli giudiziari sono scattati per alcuni parchi eolici realizzati dalle società indagate, in Sicilia, a Catania (Vizzini, Militello Val di Catania e Mineo), Siracusa (Carlentini) e Palermo (Camporeale, Partinico e Monreale) e in Sardegna, a Ploaghe (provincia di Sassari). Il valore complessivo di tale sequestro – 185 turbine eoliche - è di oltre 153 milioni di euro.




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