Fondo Valle Isclero, sequestrato furgone con bombole gpl di contrabbando, due denunce

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Il materiale sequestratoIl materiale sequestrato

Una persona fermata alla guida del mezzo e poi denunciata insieme al responsabile legale della società dai finanzieri del Comando provinciale di Benevento.

Contrabbando di Gpl, è questa l’accusa per due cittadini del napoletano, entrambi di San Giuseppe Vesuviano. Uno di esse è stato fermato stamani dai militari delle fiamme gialle durante un controllo del territorio predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento.  Il Fiat Doblò, con a bordo una persona, è stato fermato stamani lungo la Fondo Valle Isclero dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria, diretti dal tenente colonnello Gennaro Pino. Stando alla ricostruzione effettuata dai finanzieri, il furgone: “procedeva a pieno carico con il pianale radente l’asfalto ed il portellone posteriore privo di maniglia, chiuso in modo precario mediante un bullone, creando visibilmente pericolo alla circolazione stradale”.

Le operazioni, hanno dunque consentito di accertare che il mezzo “trasportava bombole di varia capienza contenenti 475 kg. di Gas Petrolio Liquefatto, messe alla rinfusa, alcune di esse poste anche trasversalmente, e trasportate in totale assenza delle prescrizioni di sicurezza dettate, in materia di distribuzione e vendita di GPL, dal D.Lgs. n. 128/2006. Il rappresentante legale della società – hanno spiegato gli uomini delle fiamme gialle – opportunamente contattato, non ha saputo fornire idonea documentazione in merito alla proprietà delle bombole ed all’autorizzazione di altri soggetti economici per l’utilizzo di tali recipienti né giustificare la discrasia tra il numero di contenitori trasportati e quelli indicati nel documento di trasporto”.

Avendo pertanto accertato la non tracciabilità del prodotto petrolifero trasportato i finanzieri hanno deferito alla locale Procura della Repubblica sia il rappresentante della società che il conducente del mezzo, “in violazione agli artt. 40 (Sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa sugli oli minerali) e 49 (Irregolarità nella circolazione) del Testo Unico delle Accise (D.Lgs. 26 ottobre 1995, n. 504)”.
Le operazioni si sono concluse con il sequestro dell’automezzo, del carico trasportato e del documento di trasporto unitamente al ritiro della patente nei confronti dell’autista del veicolo.


L’intervento, hanno poi concluso i finanzieri, “era teso ad impedire illeciti guadagni agli addetti del settore derivanti dalla sottrazione all’accertamento o al pagamento delle accise, testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza nel presidio esercitato nella provincia di Benevento a contrasto dei traffici illeciti in genere, lesivi della leale concorrenza tra gli operatori del mercato, nonché nella tutela dell’ambiente e del consumatore finale (in termini di qualità dei prodotti disponibili in commercio e di sicurezza, messa a repentaglio dalla circolazione di automezzi che trasportano “merci pericolose” in assenza dei requisiti previsti)”. 



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