Forgione del M5S chiede spiegazioni sul degrado al Rione Ferrovia. "Lo lasciamo morire cosi'?"

15:56:13 1872 stampa questo articolo
Viale Principe di NapoliViale Principe di Napoli

Stefano Forgione del Movimento 5 Stelle punta il dito contro il degrado che colpisce il Rione Ferrovia e attacca l’amministrazione uscente .

“Da figlio di questo rione, fiore all’occhiello di Benevento e quasi città nella città, sento stringere il cuore ogni volta che percorrendo viale Principe di Napoli e le vie interne osservo, sempre più arrabbiato, lo stato di anarchia e di degrado che regna quasi incontrastato sul rione Ferrovia”.

A scrivere è Stefano Forgione, candidato al Consiglio comunale di Benevento alle prossime elezioni amministrative di giugno per il Movimento 5 Stelle.

“Uno dei quartieri più popolosi di Benevento, che ospita gran parte dei servizi che offre la città, ridotto a ricettacolo di immondizia, inciviltà, prostituzione, abbandono, fin quasi alla desolazione. Il viaggio comincia in via Padre de Giovanni, conosciuta ai più come parcheggio selvaggio dell’ospedale Fatebenefratelli, grazie alla generosità, chiamiamola così, di chi da umile ospite si è trasformato, con il tempo, in insensibile padrone di casa. Questa stradina viene ricordata anche dalla Polizia Municipale, ma solo ad ogni scadenza elettorale, quando, per rimpinguare un minimo le casse comunali, si ripresenta all’improvviso, ricordandosi del divieto di sosta su entrambi i lati della carreggiata. Una volta sbucati sul viale, una seconda problematica balza subito agli occhi: l’accatastarsi dell’immondizia intorno alle campane per la raccolta del vetro o intorno ai bidoni condominiali, posizionati nelle gabbie sui marciapiedi. Realtà frutto sia della poca civiltà di qualche residente, sia soprattutto della negligenza di chi dovrebbe occuparsi, con maggior frequenza, dello smaltimento dei rifiuti”.

Ed ancora. “Svoltando a destra, verso la stazione ferroviaria, ogni due passi si rischia di inciampare a causa delle mattonelle ballerine della ‘recente’ pavimentazione, rivista e corretta, per modo di dire, quasi a scadenza annuale nell’ultimo lustro. Mentre cerchiamo di non cadere, possiamo notare sulla sinistra autovetture parcheggiate in doppia o tripla fila, che contribuiscono a restringere la normale carreggiata veicolare. Giunti dinanzi all’ex Provveditorato agli studi (ex perché abbandonato), si parano dinanzi a noi le famose signorine, decoro urbano ‘alternativo' oltre che sollazzo per qualcuno, appostate sia all’angolo con via Clino Ricci sia all’angolo con l’hotel Italiano, fino al Paladua e all’ingresso del fu parco archeologico di Cellarulo. Il tutto senza la minima attenzione da parte di chi dovrebbe esserne preposto”.

“Infine, al termine del nostro breve percorso – si legge ancora nella nota – giungiamo a piazza Colonna, dove ci accoglie una fontana ‘olimpionica’, per rinfrescarci con acqua multicolorata dalla calura estiva. L'opera è il perno del mastodontico e rinnovato piazzale, sintesi dei progetti pensati e poi diversamente realizzati attraverso i milioni di euro provenienti dal programma Più Europa. Inciviltà, anarchia, degrado. Per quanto ancora andremo avanti così? Perché un pezzo così strategicamente importante della nostra città viene lasciato affondare così facilmente da chi ci amministra?”.

Poi conclude. “È ora che i beneventani si riapproprino con convinzione e cognizione della propria città. E ciò vale anche e soprattutto per noi abitanti del rione Ferrovia. Da un lato c’è l’amministrazione uscente e la sua discontinua continuità. Dall’altro c’è chi ignora i problemi della nostra città. Poi ci siamo noi, cittadini asserviti al dovere civico verso di voi e al dovere morale verso il nostro programma. Soprattutto, abitanti di questa città. A voi la scelta”.



Articolo di Comunali 2016 / Commenti