Fragneto Monforte: uccise il padre nell'agriturismo, dichiarato infermo di mente
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Uccise il padre all'interno dell'agiturismo con una coltellata all'addome. Vincenzo D'Agostino, 31anni, di Fragneto Monforte è stato dichiarato infermo di mente e dunque non imputabile: i magistrati della Corte d'Assise formata dal presidente Sergio Pezza, dal giudice a latere Clemente e dal Pubblico Ministero Tartaglia Polcini, hanno inflitto al 31enne dieci anni di ricovero sotto misura di sicurezza in una struttura sanitaria.
La vittima, Renato D'Agostino di 56anni, è morto dopo 17giorni di degenza presso l'Ospedale Rummo di Benevento: l'episodio accadde presso l'agriturismo "La Botte" in contrada Monterone a Fragneto Monforte il 2 aprile 2010 alla vigilia di Pasqua: Vincenzo D'Agostino era sottoposto ad una terapia che non accettava, rifiutando sistematicamente i farmaci. Durante una lite, su questo argomento, in un raptus il ragazzo colpì con un coltello il padre all'addome mentre era in cucina: dopo la ferita il 56enne si recò all'esterno dell'azienda agrituristica prima di accasciarsi al suolo sotto lo sguardo di clienti e familiari che diedero l'allarme chiamando i Carabinieri.
Essendo conformi le relazioni dei periti non c'è stato l'interrogatorio: il 31enne è stato difeso dagli avvocati Mauro Corazzini e Massimo Di Tocco.