Frasso Telesino, Consiglio Comunale su migranti. Opposizione: "incontreremo prefetto Galeone"

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Viscusi, Ciervo e IannottiViscusi, Ciervo e Iannotti

Consiglio comunale aperto sul tema immigrati, molto partecipato, quello tenutosi a Frasso Telesino giovedi scorso. A richiederlo era stata la minoranza consiliare composta dai consiglieri Pasquale Viscusi, Vincenzo Ciervo e Roberto Iannotti.

‘’Il 5 ottobre la Cooperativa 'Benedetta' di Campoli Monte Taburno ha protocollato formalmente al nostro Ente la rinuncia ad insediare il CAS di abbiamo discusso nel corso del consiglio. Ne siamo felici soprattutto perché ciò dimostra che uniti si ottengono i risultati". Si apre così la nota di Pasquale Viscusi, Vincenzo Ciervo e Roberto Iannotti consiglieri comunali di opposizione a Frasso Telesino che nei giorni scorsi avevano richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto sul tema dei migranti. 

I tre consiglieri proseguono: ‘’Tornando agli atti che abbiamo visionato ossia le istanze per lavori interni ad una struttura privata, istanza di agibilità per la stessa, richieste di sopralluoghi formali, permetteteci una considerazione: come mai nel primo sopralluogo di giovedì scorso non vi erano le chiavi per accedere ed il giorno successivo come affermatomi da alcuni residenti qualcuno ha aperto la casa e si è ripreso i mobili? Diciamo che di stranezze ne abbiamo viste, lette ed ascoltate tante: ma l’importante è che i cittadini siano coesi nella battaglia di principio riguardo l’eventuale nuovo insediamento di migranti a Frasso Telesino. Anche il ritiro della richiesta della SCIA per agibilità sull’immobile di cui abbiamo discusso in consiglio comunale, avvenuta il 29 settembre 2017, ci da ragione ma non ci mette al riparo da altri tentativi di affaristi che sulla pelle dei richiedenti asilo, tentano di sistemare le proprie finanze a discapito delle esigenze e spesso in deroga alle normative. Oggi l’emergenza migranti spesso invocata  è in fase calante se non proprio terminata, pertanto bisogna solo integrare".

"Questo però, - incalzano i tre consiglieri- deve essere un punto di partenza e non di arrivo: a Frasso vi sono circa 32 migranti in via piano dei santi, ben oltre il 3 per mille previsto dalla normativa vigente. Integrare quelli che ci sono può essere una mission, ma certamente senza accettare lezioni da parte di coloro che si arricchiscono su di essi come è avvenuto poche sere fa durante una manifestazione pubblica. Questi insediamenti vanno fatti condividere alla cittadinanza e non con comportamenti carbonari. Si acuiscono le tensioni ed a Frasso è già successo. Quindi la politica con la P maiuscola deve fare la sua parte. Noi consiglieri comunali di opposizione abbiamo da subito dato la nostra concreta solidarietà agli abitanti del quartiere, ma assicuriamo a tutti i cittadini che saremo al loro fianco in caso di altri blitz sull’argomento. Abbiamo fatto formali istanze come promesso nella riunione del 14 settembre nell’ufficio del sindaco alla presenza di tanti nostri concittadini. Lunedi prossimo ci recheremo dal prefetto, Paola Galeone, per confrontarci ed esplicitare il nostro pensiero sull’argomento in questione. Invitiamo ancora una volta la maggioranza a fare lo stesso. Diciamo insieme no ad altri insediamenti a Frasso Telesino. Adottiamo ordinanze ad hoc e noi ve ne proponiamo alcune su cui lavorare. Frasso Telesino non può essere considerato una terra di conquista per coloro che approfittando della tragedia di questi poveri ragazzi, cercano di fare profitto. Vi sono tanti comuni che non fanno la loro parte e questo non è giusto. Pertanto inviteremo il prefetto a prevedere per i prossimi bandi la collocazione esclusivamente nei comuni privi di insediamenti, e non sollecitare ulteriormente sotto l’aspetto di impatto sociale e di ordine pubblico le realtà che già dato il proprio contributo alla risoluzione parziale del problema. Oltre a tutte le verifiche dei requisiti necessari, tra cui segnaliamo quella antincendio dei Vigili del fuoco(D.P.R. n. 150/2011),quella relativa alle barriere architettoniche, normative sulla igiene e salubrità, oltre al contenimento del consumo energetico, la staticità e la sicurezza dell’immobile, che purtroppo alla fine potrebbero pure esserci dobbiamo attivare a nostro avviso anche ordinanze 'deterrenti' rispetto a questo tema e noi vi proponiamo l’adozione con le opportune  modifiche dell’ordinanza sindacale contingibile ed urgente n.26/2017 adottata dal comune di Morazzone (VA) relativa ai contratti tra 'Privati' e 'Prefettura ovvero altro Organo dello Stato Italiano' a ciò deputato in relazione all’emergenza richiedenti status di profugo secondo le normative internazionali ed europee".

"Sicuri di aver espletato in modo serio e dignitoso il ruolo di consigliere comunale  - concludono Pasquale Viscusi, Vincenzo Ciervo e Roberto Iannotti - ringraziamo tutta la cittadinanza per aver dimostrato di avere coraggio da vendere mettendosi in gioco di persona su un tema particolarmente serio e sentito quale l’accoglienza dei migranti". 



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