Frasso Telesino. Inaugurato lo sportello contro le droghe dell’associazione ‘Le ali della libertà’

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“Chi dipende non è libero”. Può essere considerato questo il motto della serata di ieri a Frasso Telesino, dove nella palestra comunale, è stato inaugurato lo sportello contro le dipendenze dell’Associazione ‘Le ali della libertà’, in collaborazione con la Comunità di San Patrignano. Lo sportello, che sarà aperto tutti i giorni dalle 16 alle 18, vuole essere un punto di riferimento per coloro che si trovano ad essere dipendenti da sostanze. “L’associazione ‘Le ali della Libertà’ nasce dalla mia esperienza personale nella lotta alle dipendenze. Quando io mi sono rivolta ad un’associazione ho capito del ruolo primario che poteva avere” – ha sottolineato la presidente dell’associazione Luigia Grasso. “Le associazioni possono aiutare chi è in difficoltà e sostenere le famiglie ed è per questo che abbiamo avviato la campagna di tesseramento, perché solo con il sostegno di tutti possiamo aiutare chi ne ha bisogno”. Un ruolo importante è stato giocato anche dal Comune di Frasso, con il sindaco Giuseppe Di Cerbo che ha messo a disposizione i locali. “Lo sportello è solo un seme lanciato nel terreno che però diventerà un albero sotto cui ripararsi dal sole d’estate” – ha commentato Di Cerbo. “Anche se Frasso è una realtà piccola, questo non vuol dire che non ci siano persone con problemi di droga”. Quasi in concomitanza con l’inaugurazione dello sportello contro le dipendenze, il 18 dicembre prossimo, si aprirà anche lo sportello del CesVob, “come realtà utile non solo per Frasso, ma per tutta la Valle Telesina” – ha commentato Antonio Meola, presidente del CesVob, che ha sottolineato come sia necessaria la collaborazione tra le associazioni su un territorio. Chi poi svolge un ruolo fondamentale per chi decide di smettere di drogarsi, sono gli operatori del Sert. “Siamo le sentinelle del territorio, ma allo stesso tempo siamo un’istituzione di nicchia con poche risorse ma tanta volontà” – ha sottolineato Giovanni Molinaro, responsabile del Sert del Distretto di Montesarchio. Molinaro ha raccontato di come in 20 anni siano cambiate le droghe, anche se la regina incontrastata resta l’eroina e le modalità di accesso alle sostanze e di come alcune droghe (i cannabinoidi) siano considerate sostanze ludiche. “Anche il Sert è cambiato negli ultimi 20 anni, nel senso che da 12 unità che eravamo siamo rimasti in 5 e lavoriamo senza psicologo, una figura fondamentale per chi si trova ad operare in questo settore”. Una vera e propria testimonianza, poi, è venuta da Federico Samaden, coordinatore delle associazioni di San Patrignano, che ha raccontato la sua rinascita grazie all’ingresso nella struttura del comune di Coriano, in provincia di Rimini, di Vincenzo Muccioli. “Dopo 12 anni di tossicodipendenza – ha sottolineato Samaden – a San Patrignano sono tornato a nascere: mi sono ripulito dalla droga, ma cosa ancora più importante ho smesso di aver paura di vivere”. E’ stato poi proiettato il video ‘La Grande Famiglia’ per raccontare San Patrignano, luogo in cui vengono accolti coloro che vogliono liberarsi dalle droghe e dove ricominciano un cammino di studio e di lavoro.

Nella Melenzio



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