Arrestato Delvino, ex comandante dei vigili urbani di Benevento. Tutti i dettagli dell'inchiesta 'Occhio Vigile'
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Aggiornamento: Tutti i dettagli dell'inchiesta "Occhio vigile"
Emergono ulteriori dettagli nell'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex Comandante della Polizia Municipale del Comune di Benevento, attualmente in servizio con la stessa carica a Frosinone, Francesco Delvino e di altre sei persone (tre in carcere e quattro ai domiciliari). Secondo il comunicato stampa dei Carabinieri di Forsinone, inviato alla redazione del quaderno.it, l'indagine denominata "Occhio vigile" ha coinvolto 16 persone con, appunto, sette ordinanze per associazione a delinquere finalizzata alla "turbata libertà degli incanti, corruzione, falsità ideologica commessa in atti pubblici". L'operazione dei Carabinieri frusinati è scattata stamane in Lazio, Lombardia, Puglia, Campania e Veneto: tra gli arrestati appunto, Francesco Delvino e Bruno Di Palma, rispettivamente Comandanti delle Polizie Muncipali di comuni di Frosinone ed Isola Liri (Fr), Paolo Lacava consigliere comunale con delega al settore della sicurezza urbana del comune di Frosinone, Achille Francesco Benedetti titolare di una ditta di consulenza per la sicurezza urbana. Sono inoltre stati tratte in arresto anche tre persone: Giuseppe Federici, Marco Ilarietti e Vincenza Sanità.
Dalle indagini dei Carabinieri è emerso che Delvino aveva nominato Benedetti consulente del comune frusinate e del Comune di Isola Liri (nomina decisa da Delvino e Lacava), promuovendo "un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la pubblica amministrazione e, in particolare, con riguardo all’attività di preparazione e gestione delle procedure di gare afferenti la fornitura, installazione e gestione di sistemi per la sicurezza urbana e per la disciplina del traffico urbano (sistemi di videosorveglianza, photored, zone a traffico limitato ed aree pedonali), nonché dei servizi di gestione e riscossione delle contravvenzioni".
Contestualmente i finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria del Comando Provinciale di Frosinone, a seguito di accertamenti bancari e patrimoniali delegati, hanno proceduto ad eseguire il sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca di beni mobili e immobili, oltre a numerosi rapporti bancari e polizze assicurative, per un valore complessivo pari a circa 500 mila euro, rinvenuti nella disponibilità di 47 soggetti fisici e società e sottoponibili a confisca quale valore equivalente al prezzo o profitto del reato. Nell'ambito dell'inchiesta Delvino ha subito il sequestro di un computer oltre ad un appartamento acquistato in comproprietà con l'ex moglie a Limatola (Benevento), nonchè l'autovettura Citroen C6 acquistata nel 2007. Eseguite inoltre numerose perquisizioni nei comuni interessati dall'inchiesta.
Aggiornamento: Operazione 'Occhio vigile', perquisizioni anche nel Sannio
L’indagine denominata ‘Occhio vigile’, che ha portato in carcere l'ex comandante della Polizia municipale di Benevento, Francesco Delvino, vede impiegati circa 200 carabinieri del comando provinciale di Frosinone e dei Comandi territorialmente interessati, oltre a 50 appartenenti alla guardia di finanza. Sono ancora in atto decine di perquisizioni e sequestri in abitazioni e uffici di persone e società coinvolte. Operazioni anche nel Sannio, a Limatola e nei comuni di Frosinone, Bitonto (Ba), Caserta, Desenzano del Garda (Bs), Peschiera del Garda (Bs), Verona, Grone (Bg), Sarnico (Bg), Corte Franca (Bs), San Zeno Naviglio (Bs), Calcinato (Bs), Azzano San Paolo (Bg), Roma, Isola del Liri (Fr), Veroli (Fr), Castel San Giorgio (Sa), Manduria (Ta), Castiglione delle Stiviere (Mn), Provaglio d'Iseo (Bs), Terracina (Lt).
Appalti truccati, arrestato a Frosinone Francesco Delvino
Pilotavano appalti pubblici per sistemi di sicurezza urbana (videosorveglianza, Ztl) in cambio di denaro e regali: 16 le persone coinvolte in un'indagine dei carabinieri di Frosinone che stamani ha portato ad arresti e perquisizioni in varie regioni italiane. Nell'operazione, secondo quanto riportano le agenzie di stampa, sono finiti in manette il comandante della polizia municipale di Frosinone, Francesco Delvino e quello dei vigili urbani di Isola Liri. I due sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere. Sequestrati beni per 500 mila euro. Francesco Delvino è stato anche comandante dei Vigili Urbani di Benevento, dall'aprile 2007 al marzo 2009, durante la prima giunta Pepe. In molti ricorderanno la lunga ed infervorata polemica sull’installazione in città di 14 photored, gli strumenti fissi di rilevazione di infrazione al Codice della Strada nei pressi dei semafori. Nonostante lo stop al bando dell'ex assessore comunale Giuseppe De Lorenzo e dall'ex segretario generale Antonio Orlacchio, Delvino dichiarò che la procedura aveva tutte le caratteristiche di regolarità, bocciando le richieste di revisione formulate dalla giunta comunale. Successivamente, ma solo dopo molti mesi, Delvino fece dietrofront e così il dirigente comunale al ramo poté revocare la determina per l’acquisto delle telecamere che dovevano essere collocate in prossimità dei semafori. Ma la questione non finì lì. Delvino, infatti, si dimise dall’incarico proprio dopo un lungo braccio di ferro con l’ex assessore comunale alla Mobilità sul caso ‘photored’. Le ultime notizie di Francesco Delvino, giunsero a Benevento a fine maggio dello scorso anno. Il comandante, all’epoca in servizio a Massa, fece pervenire al Comune un’istanza con cui poneva l’Ente di fronte a un bivio: reintegro in servizio o apertura di un contenzioso presso il Giudice del Lavoro per il riconoscimento del ‘mobbing’ subito nei due anni trascorsi a Benevento. Delvino ipotizzò anche un maxi risarcimento da 500mila euro. Questa mattina gli arresti. L’operazione è stata condotta tra Lazio e Lombardia dai Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Frosinone e vede coinvolte 16 persone. I due arrestati a quanto si apprende riuscivano a far assegnare gli appalti pubblici a società di comodo, ricevendo in cambio denaro e “regali”, attraverso la preparazione e la gestione delle procedure di gare afferenti la fornitura, installazione e gestione di sistemi per la sicurezza urbana e per la disciplina del traffico urbano (sistemi di videosorveglianza, photored, ZTL e aree pedonali), nonché dei servizi di gestione e riscossione delle contravvenzioni. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Frosinone e i Carabinieri, a seguito di accertamenti bancari e patrimoniali, stanno sequestrando beni degli indagati per un valore complessivo pari a circa 500 mila euro.
Laura De Figlio