Funerali Charlie Kirk, Trump: "Martire della libertà, assassino è un mostro". La vedova in lacrime: "Perdono chi lo ha ucciso"
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(Adnkronos) - Charlie Kirk "è un martire per la libertà dell'America, nessuno di noi dimenticherà mai Charlie Kirk, la sua voce vivrà per sempre". Donald Trump ha iniziato così il suo intervento allo stadio di Glendale, in Arizona, alla cerimonia funebre per Charlie Kirk. Il presidente Usa ha detto che "l'America è una nazione che piange, in lutto, siamo stati privati di un gigante".
Il presidente degli Stati Uniti ha ringraziato la moglie di Charlie Kirk, Erika, ha espresso un pensiero di vicinanza alla famiglia e poi si è rivolto ai figli, assicurando che "il padre verrà venerato come un grande eroe americano'', un "grande patriota". "Le parole non sono mai abbastanza, questo è un vuoto che non si colma, ma spero che le emozioni di oggi e di questi 11 giorni vi possano confortare", ha detto ancora Trump alla famiglia. "Kirk amava l'America e l'America amava Kirk", come dimostra il fatto che "riusciva ad avere sempre tanta gente, radunava tante persone" e "anche oggi c'è uno stadio pieno di persone, per non parlare delle decine di migliaia di persone per le strade che ci stanno guardando sugli schermi. E' una rinascita per milioni di americani, in particolare per i giovani".
Il presunto assassino è un "mostro radicalizzato e a sangue freddo", ha scandito il presidente, e Kirk è stato ucciso "per aver detto la verità che aveva nel cuore". "È stato ucciso violentemente perché parlava di libertà e giustizia, di Dio, della patria, della ragione e del buon senso", ha affermato Trump. "Charlie aveva ricevuto minacce di morte, io lo sapevo", ha aggiunto.
E poco dopo il perdono annunciato dalla vedova di Kirk, il presidente è intervenuto dicendo che mentre "Charlie non odiava i suoi oppositori, io li odio e non gli auguro il meglio". "Su questo non andavo d'accordo con Charlie, scusa Charlie... magari Erika mi persuaderà''.
Nel corso del suo intervento Trump si è rivolto al popolo Maga per metterlo in guardia: "Hanno ucciso Charlie, ma quella pallottola era per tutti noi". "Non è stato solo un attacco a un uomo o a un movimento. È stato un attacco all'intera nazione", ha incalzato.
"La pistola era puntata contro di lui, ma il proiettile era puntato contro tutti noi. Quel proiettile era puntato contro ognuno di noi", ha scandito. "Charlie è stato ucciso per aver espresso le stesse idee in cui praticamente tutti, in questo ambito e nella maggior parte degli altri luoghi del nostro Paese, credono profondamente", ha sottolineato.
Ma l'assassino, ha spiegato ancora il presidente Usa, non è riuscito a mettere a tacere i movimenti di Kirk: "L'assassino ha fallito nella sua missione perché il messaggio di Charlie non è stato messo a tacere. Ora è più grande, migliore e più forte che mai". Trump ha annunciato che "a Kirk sarà conferita la medaglia all'onore civile, l'onorificenza più importante del Paese". E "se Dio vuole" il suo assassino "riceverà la punizione completa e definitiva per il suo orribile crimine".
"La lezione di vita di Charlie - ha sottolineato ancora - è che non bisogna mai sottovalutare ciò che una persona può fare con un buon cuore, una giusta causa, uno spirito allegro e la volontà di combattere, combattere, combattere. Stiamo salvando il nostro Paese. E Charlie è un fattore determinante".
Kirk "ora è più grande che mai, ed è eterno", "Dio benedica Erika e i suoi figli", ha detto il presidente. Al termine dell'intervento di Trump, la vedova dell'attivista è tornata sul palco. Il presidente Usa l'ha abbracciata a lungo mentre la cerimonia volgeva al termine tra gli applausi della folla.
All'inizio della cerimonia allo State Farm Stadium di Glendale il presidente Usa è apparso sui megaschermi dello stadio ricevendo un grande applauso e cori di "U-S-A" dal pubblico. Trump ha sorriso, protetto da vetri antiproiettile. Con lui sugli spalti il capo di gabinetto Susie Wiles, il genero Jared Kushner, il figlio Donald Trump Jr. e il vice capo di gabinetto Dan Scavino.
Un lungo applauso ha interrotto le prime parole di Erika Kirk. La vedova dell'attivista conservatore aveva preso la parola, visibilmente commossa, ringraziando i presenti per ''essere giunti qui da tutto il mondo'' quando lo stadio le ha tributato un lungo applauso. "Due anni fa mi aveva detto che si sottometteva alla volontà di Dio", ha detto la moglie di Kirk.
"Dopo l'assassinio di Charlie, non abbiamo visto violenza o rivolte - ha sottolineato - Abbiamo visto quello che mio marito ha sempre pregato di vedere in questo Paese. Abbiamo visto la rinascita". "Charlie voleva aiutare i giovani, come colui che gli ha tolto la vita. Perdono quel giovane. La risposta all'odio non è altro odio", le parole di Erika Kirk (VIDEO).
Il segretario di Stato Marco Rubio ha ricordato l'amicizia personale che lo legava a Charlie Kirk. L'omicidio dell'attivista è stato "un assassinio politico, ma anche una morte in famiglia", ha affermato Rubio nel suo intervento. "Penso che" Kirk "abbia avuto un impatto enorme sui giovani americani in generale. Credo che abbia avuto un impatto molto speciale e diretto sui giovani uomini di questo Paese".
Il segretario della Salute Robert Kennedy Jr. sul palco ha ricordato la "devozione di Charlie Kirk al suo Dio", facendo un parallelo tra la vita dell'attivista politico assassinato e quella di Gesù Cristo. "Cristo è morto a 33 anni, ma ha cambiato la traiettoria della storia", ha detto Kennedy jr.. "Charlie è morto a 31 anni" e "anche lui ora ha cambiato la traiettoria della storia".
"Non ci lasceremo intimidire. Il nostro messaggio di fede e famiglia non sarà messo a tacere", le parole di Donald Trump jr. che ha chiamato ''mio fratello'' Charlie Kirk.
Kirk "ha cambiato il corso della storia con gentilezza e coraggio", ha "portato la verità che Gesù Cristo è il re dei re e che tutte le verità fanno parte di lui", ha affermato il vicepresidente Usa JD Vance. "Hanno cercato di mettere a tacere Charlie, ma noi oggi parleremo per Charlie ancora più ad alta voce", ha scandito Vance che ha descritto Kirk come un martire cristiano.
"Per Charlie, ricostruiremo gli Stati Uniti d'America verso la grandezza. Per Charlie, non ci tireremo mai indietro, non ci tireremo mai indietro e non vacilleremo mai, nemmeno quando ci troveremo davanti la canna di una pistola", ha detto il vicepresidente Usa che ha descritto Kirk sia come un patriota sia come un uomo di profonda fede: "Amici miei, per Charlie, dobbiamo ricordare che è un eroe per gli Stati Uniti d'America ed è un martire per la fede cristiana".
Ai funerali anche Elon Musk. Trump è tornato a parlare con il magnate, dopo la rottura dei mesi scorsi: i due sono stati inquadrati mentre conversavano seduti vicini. Al termine del colloquio, che si è svolto nel palco riservato al presidente degli Stati Uniti, dietro il vetro antiproiettile, le telecamere hanno immortalato una stretta di mano tra Trump e Musk.
Kirk "è stato ucciso perché le sue parole hanno fatto la differenza. Stava mostrando la luce alla gente ed è stato ucciso dall'oscurità", ha detto Musk in una dichiarazione a margine.
L’esecuzione solenne di 'Amazing Grace' da parte di cornamuse ha dato il via alla cerimonia allo State Farm Stadium gremito di presenti vestiti di rosso, bianco e blu. In 200mila ad assistere alla cerimonia funebre, secondo quanto riportano i media statunitensi, che citano fonti del dipartimento di polizia.
L’Fbi ha imposto restrizioni allo spazio aereo attorno allo stadio che è stato blindato con un dispositivo di sicurezza paragonabile a quello di un Super Bowl, ma organizzato in meno di una settimana.