Gentiloni visita il Sannio e parla di miracolo, chiude su Alitalia. Critico Mastella - LE FOTO

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Gentiloni alla Rummo Gentiloni alla Rummo

Stamani la visita nel Sannio del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Visitata anche la zona industriale danneggiata dall'alluvione.

L’Adler ad Airola ed il Pastificio Rummo a Benevento. Sono state queste le due tappe della visita nel Sannio del premier Paolo Gentiloni, l’ultima volta – a novembre – arrivò in città, alla Rocca dei Rettori, come ministro degli Esteri. Una visita nella quale il presidente del Consiglio ha toccato due delle eccellenze presenti nel territorio.

L’Adler che sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l'industria del trasporto. La TTA è stata inaugurata nel 2013 ed è il più grande stabilimento industriale italiano destinato alla produzione di componenti in fibra di carbonio per l’automotive e l’aerospazio. Ad accogliere Gentiloni è stato il presidente Paolo Scudieri. “Siamo onorati - ha affermato Scudieri - della presenza qui ad Airola del presidente Gentiloni. Il Premier si è mostrato molto interessato alla nostra realtà produttiva di cui ne ha apprezzato gli elementi di innovazione e di avanguardia, le tecnologie e i metodi di applicazioni dei materiali compositi. Ha valutato molto positivamente, inoltre, l’impegno degli imprenditori e dei lavoratori nel dedicarsi quotidianamente affinchè questa iniziativa imprenditoriale sia di grande appeal internazionale”.

L’azienda Rummo che è riuscita a rialzarsi dopo l’alluvione dell’ottobre 2015. Due esempi di imprenditoria di successo, al Sud, due aziende che sono state capaci di coniugare come il premier più volte ha ricordato “capacità e innovazione”. Nelle varie tappe, ad accompagnare il primo ministro il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro, il presidente della provincia di Benevento Claudio Ricci i sindaci di Benevento e Airola: Clemente Mastella e Michele Napoletano. Presente anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano il prefetto Paola Galeone e le alte cariche militari: il col. Alessandro Puel, il questore Giuseppe Bellassai, i vertici della Guardia di Finanza.

Dopo la visita ad Airola l’arrivo in elicottero a Benevento e poi lo spostamento nella zona Asi di Ponte Valentino. La visita allo stabilimento, duramente colpito dall’alluvione, e l’incontro con la stampa. Cosimo Rummo nel suo intervento ha ringraziato il Governo e le istituzioni locali per la presenza: “è un onore – ha detto – ed un orgoglio avervi qui”. Rummo ha poi ringraziato il Governo per “quanto effettuato dopo l’alluvione del 15 ottobre: tutti ci sono stati affianco. Ci hanno supportato e hanno fatto in modo che ripartissimo presto”. Un grande grazie Rummo lo ha poi rivolto ai lavoratori: “hanno fatto un miracolo, io ho dato un po’ di spinta ma loro sono stati il braccio. Oggi facciamo un prodotto straordinario perché a produrlo ci sono persone straordinarie. Se noi con l’azienda distrutta c'è l’abbiamo fatta, allora tutto il Sud può farcela e diventare competitivo”.

Subito dopo ha preso la parola Gentiloni che ha ricordato lo slogan lanciato nelle ore successive all’alluvione dalla Rummo:“l’acqua non ci ha mai rammollito”. “Questo dice molto – ha detto il premier – del con il quale si coinvolgono anche i lavoratori. Il vostro – ha aggiunto – è un esempio per il Sud. La presenza qui, oggi, del Governo testimonia come queste esperienze siano importanti per il territorio. Siete testimonianza di come nostro il saper fare e la capacità di innovazione siano capacità vincenti se si sposano con la capacità imprenditoriale e la disponibilità del Governo e delle Istituzioni. La Rummo è un gioiello della produzione italiana della pasta, nella quale tradizione ed innovazione si coniugano insieme. Esempio di come sia possibile stare sul mercato con qualità e innovazione”.

Poi l’attenzione del premier si sposta sulla vicenda Alitalia. “Sono preoccupato – dice – e deluso per l’opportunità non colta tra azienda e sindacati. La verità l’avevo già detta prima e la ribadisco: non ci sono le condizioni per la nazionalizzazione di Alitalia. Il Governo però è impegnato a non disperdere risorse e lavoreremo pur sapendo che la decisione presa nel referendum rende tutto più difficile”.

Il premier dice poi che la lezione che trae da questa visita è quella che “con qualità e competitività è possibile stare sul mercato e questo è anche il messaggio che deve raggiungere tutto il Sud ed il Mezzogiorno d’Italia. Basta lamentarsi – prosegue – è vero, ci sono delle difficoltà ma anche tante qualità e le cose si muovo. Infatti l’export nel 2015-2016 al Sud è cresciuto più che in tutto il resto d’Italia”.

Ultimo passaggio sull'occupazione e sul lavoro giovanile che è uno dei grandi temi di questi territori. “Tutti noi abbiamo come priorità il lavoro ed il lavoro giovanile questo per il Governo è un impegno assoluto. Qui ho visto tanti giovani al lavoro e lo sblocco del turnover può dare una mano. Inoltre, ci sono condizioni speciali per investire: credito d’imposta, decontribuzione per assunzione giovani con condizioni agevolati, ecco: con questi strumenti si può fare impresa e fare successo”.

La lettera di protesta del sindaco Mastella 

Critico invece il sindaco Mastella che a Gentiloni ha consegnato sia a Gentiloni che a De Luca una lettera. Mastella dopo l'incontro con Gentiloni ha poi visitato le aziende Metalplex e Agrisemi Minicozzi, ambedue fortemente danneggiate dall'alluvione. “Ho colto l’occasione – scrive il sindaco – per proporre almeno un virtuale confronto tra città, Amministrazione regionale e Governo Centrale su alcune cifre che danno la misura del disagio in cui versa il territorio e sulla difficile prospettiva che i limitati apporti regionali consegnano”. 


Mastella cita poi il “Patto per la Campania” che “destina alla provincia di Benevento meno dell’1% dei 9 miliardi”. E poi ancora, il “POR 2014/2020” che “non include Benevento nei grandi progetti, la riprogrammazione delle risorse non spese dell’Agenda 2007/20013 assegna alla città circa lo 0,4% dei totali 3.5 miliardi”. L’ex guardasigilli inoltre, sottolinea che “Benevento risulta esclusa ZES (zone economiche speciali, ndr), non è censita tra gli attrattori turistici della Campania sui quali si concentrano gli impegni finanziari del PON Cultura destinati alla Regione, non è prevista nella Strategia Aree Interne”.

“Ho preso a riferimento – ha poi continuato Mastella – solo alcuni degli atti di programmazione che danno traccia di una strategia regionale, non coerente con la complessità dell'intero territorio campano e ancora anacronisticamente sbilanciata a detrimento delle Aree Interne e in particolare di Benevento. È di chiara evidenza che una simile impostazione è inaccettabile. Per anni ho discusso su tutti i tavoli istituzionali dell'iniquità del parametro distributivo per abitanti e oggi siamo addirittura al di sotto. La logica perversa dei numeri contraddice ogni principio etico e ignora le regole economiche sulle quali sole può fondarsi una politica di sviluppo e crescita sostenibile”.  Concludendo, Mastella ha poi chiesto “l'attivazione di un apposito tavolo istituzionale e per l'avvio di un percorso di razionalizzazione degli investimenti e delle politiche nazionali e regionali. Da parte nostra, se richiesta, ci sarà sempre una leale collaborazione istituzionale”.

Le criticità nell'area industriale sannita ad oltre un anno dall'alluvione 

Alcune criticità nella zona Asi di Benevento però permangono. A fare il punto sulla Zona Industriale di Ponte Valentino è stato il presidente Diego Perifano. “Per le aziende più piccole i provvedimenti di Regione e Governo sono incoraggianti – dice – perché permettono alle aziende di accedere ai risarcimenti. Da quello che capisco c’è un problema di burocrazia nell’organizzazione di queste pratiche e per questo bisognerebbe pensare a meccanismi più snelli e tempi più rapidi”.

Perifano accende poi i riflettori su un altro problema, ovvero il risarcimento alle grandi aziende. Va ricordato che il tetto massimo del risarcimento è pari a 450mila euro ma molte di queste, compresa la Rummo, hanno subito danni per diversi milioni di euro. “Di questo con Gentiloni ne abbiamo parlato – dice – ed è stata riproposta tale criticità all’attenzione del Governo, servono però i provvedimenti”. Ad un anno e mezzo dagli eventi alluvionali persistono ancora diverse criticità. “La risoluzione delle criticità – ha detto Perifano – non dipendono da noi. Ci sono progetti affidati al Comune di Benevento che riguardano la pubblica illuminazione, la videosorveglianza e la rete fognaria. I finanziamenti ci sono, perché sono quelli dell’emergenza, le procedure sono semplici e io stesso ho più volte sollecitato di mettere attenzione sui tempi”. 

Criticità affliggono anche il Pastificio Rummo, 150 gli operai e circa 15 quelli ancora in cassa integrazione, che il 7 aprile scorso si è visto riconoscere dal Tribunale di Benevento il via libera al  Concordato in continuità, un risultato che ha premiato lo sforzo dell'azienda. Proprio su questo aspetto si è espressa anche la Cgil che una decina di giorni fa ha fatto visita allo stabilimento insieme al segretario nazionale. "Noi continueremo a fare la nostra parte - dice Rosita Galdiero - ma l'impegno che la Cgil chiede alle Isitutuzioni è quello di mettere a disposizione risorse anche per dare una boccata d'ossigeno a queste famigile che, hanno creduto e credono nel Pastificio Rummo e hanno bisogno di recuperare la propria dignità attraverso il recupero del salario".

Sempre in merito alle criticità della zona industriale beneventana è poi intervenuto Luigi Ambrosone, assessore alle attività produttive del comune capoluogo che parla di "visita importantissima, una presenza che non avvertimmo durante gli eventi alluvionali. La sua presenza testimonianza di attenzione, anche dopo le sollecitazioi del sindaco Mastella. Noi come Comune - aggiunge - stiamo lavorando tantissimo anche sul piano dei servizi e delle infrastrutture. In tempi brevi, nel pieno rispetto de tempi tecnici, i lavori di illuminzione e fognature saranno appaltati". 

Michele Palmieri

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