Giornata della carne, appello di Coldiretti: "Produzioni sannite nelle mense scolastiche"

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Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno hanno ospitato i gazebo gialli della Coldiretti sotto i quali sono stati distribuiti assaggi di carni fresche e lavorate. 

Successo nelle cinque province della Campania per la Giornata Nazionale della Carne, organizzata da Coldiretti in tutti i capoluoghi italiani. A Benevento la manifestazione si è svolta lungo corso Garibaldi. Hanno firmato la petizione per la tracciabilità delle materie prime tanti cittadini e anche i candidati a sindaco del capoluogo sannita  Clemente Mastella, Raffaele Tibaldi e Gianfranco Ucci. La giornata è stata un'occasione di confronto con i cittadini, leIstituzioni e gli organi d'informazione per spiegare il valore dell'etichettatura e della filiera della carne, contro gli allarmismi infondati, le provocazioni e le campagne diffamatorie su un alimento determinante per la salute e che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea.

Sono stati distribuiti oltre cento chili di hamburger di carne marchigiana IGP.  "Abbiamo voluto rappresentare - spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Benevento, Campania e vicepresidente nazionale - un legame profondo tra agroalimentare, cultura e turismo. Difendere il made in Italy, difendere la filiera agroalimentare del territorio significa difendere l'attrattività dei luoghi, i percorsi turistici nelle aree interne. Un turismo che chiede cultura e prodotti di alta qualità. La zootecnia è un punto di eccellenza per il Sannio, un comparto dalle potenzialità enormi". 


"Il settore zootecnico - aggiunge Franscesco Sossi, direttore di Coldiretti Benevento – è un comparto significativo della nostra provincia infatti nella sola provincia di Benevento si contano ben 2.462 allevamenti bovini con oltre 46mila capi presenti in stalla*. Un settore però colpito pesantemente dalla difficoltà di commercializzazione, che ha visto negli ultimi 12 mesi la chiusura di 100 stalle sul territorio provinciale. 

Benevento vanta inoltre una importante produzione di Marchigiana IGP con oltre 368 allevamenti e un totale di oltre 7.500 capi certificarti allevati. Comunque il nostro territorio non vanta solo una spiccata produzione di bovini ma sono presenti altri allevamenti quali quelli ovicaprini con oltre 53.000 capi e quello suini con oltre 90.000 capi. Questa giornata quindi ha l'obiettivo di far conoscere ai consumatori, ma anche al mondo politico istituzionale, quanto questo comparto deve essere supportato con segnali importanti. Penso all’utilizzo nelle mense scolastiche di carne certificata proveniente dai nostri allevamenti. Ritengo che ci siano le condizioni per poterlo fare basta una chiara e certa volontà”.

Nelle cinque città sono state raccolte le firme per chiedere alle Istituzioni locali e alla Regione Campania un impegno forte a favore della tracciabilità delle materie prime. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato il "manifesto sull'etichettatura", come stanno facendo tanti governatori. Il documento sarà consegnato da Coldiretti al Consiglio dei Ministri.

"Il grande volume di importazioni di beni agroalimentari dall’estero - si legge nel manifesto - e la reiterata conferma di standard qualitativi di gran lunga inferiori alla media consentita e registrata nel nostro Paese, in moltissimi prodotti importati, pone l’accento su un tema cruciale per i consumatori e per il futuro del nostro patrimonio agroalimentare. L’insidia alla salute dei consumatori italiani e l’erosione della capacità di competere dei nostri allevatori e dei nostri coltivatori dipendono da un unico fattore: l’assenza di etichettatura obbligatoria sull’origine delle materie prime.

I consumatori debbono poter scegliere in perfetta consapevolezza. I nostri produttori debbono aver la certezza di poter competere alla pari: per farlo è necessario rendere obbligatoria l’etichettatura sull’origine. Non si tratta di una misura ‘protezionistica’, ma di uno strumento di sensibilizzazione e difesa culturale del valore della distintività della nostra agricoltura, offrendo certezza a chi produce e sicurezza a chi consuma. La distintività del nostro cibo è l’unica chiave per reggere la competizione sui mercati e offrire garanzie certe di salubrità ai nostri consumatori: difendiamola".



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