Guardia Sanframondi. The meeting cafè dà il via a degustazioni guidate

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Una serata di settembre dedicata a diffondere la cultura del vino e volta a scoprire aziende del territorio. Questo lo spirito con cui prendono il via una serie di tappe incentrate sul nettare di Bacco presso “The meeting café” di Andrea Iorio a Guardia Sanframondi. Protagonista della prima serata, “Aia dei Colombi”, giovane cantina nata nel 2002 dalla passione per vigna e vini della famiglia Pascale che lavora per la valorizzazione del territorio e del cultivar. I 10 ettari che ricoprono vigneti sparsi tra Guardia e Castelvenere, producono Aglianico e Falanghina i quali seguono, passando in azienda, un ciclo di lavorazione caratterizzato da naturalità usando nel contempo strumenti tecnologicamente avanzati. A presentare i vini, Cesare Iannicelli, laureando in Enologia e Viticoltura presso l’Università Federico II di Napoli. “É stata una degustazione incentrata sul confronto tra esperto e degustatori – ha spiegato Iannicelli - senza la presenza di un mediatore del vino. Abbiamo presentato tre tipi di Falanghina che subiscono vinificazioni diverse, abbinati a formaggi e salumi prodotti localmente. Sono stati proposti “Falanghina”, “Vigna Suprema” e “Coste del Duca” che è caratterizzato da una fermentazione ottenuta con lieviti selezionati dal cultivar di Falanghina e ha vissuto il suo debutto durante la serata; anche se un primo assaggio del prodotto non ancora imbottigliato era stato proposto nell’edizione 2014 di Vinitaly a Verona. In maniera simpatica abbiamo voluto mettere alla prova l’olfatto degli appassionati presenti coinvolgendoli in prima persona alla conoscenza del vino. In una scheda tecnica è stato chiesto loro di indicare le caratteristiche olfattive del prodotto degustato per innescare successivamente un confronto su profumi, aroma e sapori percepiti da ognuno. I più bravi hanno poi portato a casa una delle etichette assaporate durante l’incontro”.
“Penso che la serata sia stata spontanea, gradevole e animata da entusiasmo – ha commentato Armando Garofano, wine blogger d’eccezione -. Vedere un giovane enologo tentare di trasmettere la passione per il proprio lavoro è stato molto emozionante. Un parere sui vini? Di ottimo livello”.



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