"Macchinari obsoleti e carenza di personale". Sindacati contro Poste Italiane

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I sindacati dopo il sit-in di protesta I sindacati dopo il sit-in di protesta

Si è tenuto questa mattina, dinanzi alla sede della Filiale provinciale di Poste Italiane, la manifestazione di protesta dei sindacati Slc Cgil, Uilposte e UglCom.

La manifestazione promossa stamani dai sindacati davanti la Filiale provinciale di Poste a Italiane è stata indetta spiegano, perchè “l’Azienda continua a tagliare gli addetti e a non rinnovare gli strumenti di lavoro, ormai vecchi e obsoleti. Diminuzione del personale che comporta file chilometriche per gli utenti e il taglio delle postazioni negli uffici locali. Anche la consegna della posta è divenuta problematica per via del diminuito numero di portalettere, con la conseguenza di ritardi insopportabili per gli utenti. Inoltre, l’Azienda procede con gli esodi incentivati dei lavoratori con l’evidente scopo di ridurre il personale ed esternalizzare i servizi o, peggio ancora, di riassumere con le regole del jobs act”.

“Entro il 27 ottobre 2015 – spiegano Cisl, Cgil, e Ugl – la privatizzazione di Poste Italiane Spa, con la vendita del 40% di capitale, dovrebbe essere cosa fatta. Nel frattempo, però, si continua con la chiusura degli sportelli “anti-economici”, che interessa anche la nostra Provincia. A Benevento è chiusa da tempo la succursale n. 6 di Via Torre della Catena, mentre rischiano il ridimensionamento gli uffici di Tocco Caudio, San Nazzaro e Forchia con la chiusura a giorni alterni. Successivamente, le delegazioni degli attivisti sindacali, guidate da Fioravante Bosco e Gennaro Coretti (Uil e Uilposte), Rosita Galdiero e Giseldo Rossi (Cgil e Slc Cgil), Vittorio Lanni (UglCom) e Giovanni Romano (presidente Rsu unità produttiva Filiale Poste Italiane Benevento), si sono recate nei pressi della Prefettura, ove – nonostante la richiesta di essere ricevute dal prefetto Paola Galeone – hanno trovato gli uffici governativi inesorabilmente chiusi”.

“Questo territorio – dichiara Giseldo Rossi (Slc Cgil) – sta pagando un prezzo altissimo in termini di cancellazione di posti di lavoro e di uffici pubblici locali. Con la razionalizzazione che vuole imporre Poste Italiane e le inaccettabili pressioni commerciali si va verso la chiusura di importanti uffici. Per il momento non effettueremo lavoro straordinario e prestazioni aggiuntive, ma per il futuro non è esclusa l’azione di sciopero”.

“L’ufficio postale locale – gli fa eco Fioravante Bosco Uil Benevento – al pari del comune e della scuola, non può essere cancellato. Gli utenti, i lavoratori e i pensionati non dovranno essere costretti a spostarsi di chilometri e chilometri per ritirare la pensione o pagare un bollettino di conto corrente. Questa idea folle del governo Renzi di alimentare la desertificazione del territorio va combattuta con ogni mezzo a nostra disposizione”. 



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