Iacobelli: "Auspico che Forza Italia utilizzi lo strumento dei congressi"

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Iacobelli con TotiIacobelli con Toti

In una nota, Umberto Iacobelli presidente del Club Forza Silvio della cittadina titernina, interviene sulla questione delle primarie nel centrodestra, metodo che il giovane forzista vorrebbe fosse utilizzato anche per procedere alle nuove nomine dopo il commissariamento del partito nel Sannio.

“Primarie si o primarie no? Periodicamente come le maree o il susseguirsi delle stagioni, all'approssimarsi di nuove elezioni, siano esse comunali, regionali, nazionali o europee, si ripresenta con forza la questione delle primarie nel centrodestra”.

Così, Umberto Iacobelli presidente del Club Forza Silvio di Cerreto Sannita che prende dunque una posizione netta rispetto al dibattito sulle primarie.

“Le primarie – continua – sono lo strumento usato negli Stati Uniti dai partiti per scegliere il candidato che concorrerà alle elezioni presidenziali e dal 2005 anche la modalità usata dal centrosinistra italiano per la scelta dei propri candidati alle diverse elezioni. Nel centrodestra e in particolare in Forza Italia, da tempo si discute sulla necessità e opportunità di far ricorso alle primarie”.

“A confrontarsi – precisa Iacobelli – sono da un lato quelli che vedono nelle primarie lo strumento democratico più adatto a selezionare i migliori candidati per le elezioni, consentendo nel contempo un'ampia partecipazione popolare nella scelta; e dall'altro lato quelli che vedono in esse uno strumento facilmente manipolabile e soggetto a diversi problemi che ne inficiano la validità ed efficacia”.

“In questi giorni stiamo assistendo all'ennesimo scontro all'interno del centrodestra tra quelli a favore e quelli contrari alle primarie. Senza voler per il momento entrare nel merito dello scontro, è evidente l'assoluta necessità di un nuovo metodo di selezione. Non è più possibile continuare – scrive Il presidente del Club Forza Silvio – con un sistema delle nomine calate dall'alto senza alcun coinvolgimento della base, un sistema ha spesso portato all'imposizione di persone lontane dalla gente e dai territori, e senza un reale consenso. Il rilancio di Forza Italia e di tutto il centrodestra deve partire dai concetti di impegno e merito. Solo usando un metodo che permetta di selezionare i migliori, coloro che veramente si impegnano e lavorano per far crescere il partito, sarà possibile tornare a crescere e a vincere”.

“Questo discorso – asserisce l’esponente forzista – va rivolto anche alla nostra provincia dove il partito è stato commissariato a seguito delle elezioni regionali dello scorso maggio. Anziché procedere a nuove nomine calate dall'alto si apra finalmente la stagione dei congressi da tempo programmati ed in vista dei quali si è svolto il tesseramento e si consenta a tutti i tesserati di scegliere i propri rappresentanti a tutti i livelli”.

“Nella base – conclude – c'è voglia di partecipazione e di scegliere i propri rappresentanti che non può essere più disattesa, pena il definitivo aggravarsi del pericoloso scollamento esistente tra base e vertici del partito. Il vero rinnovamento non può esserci se lo stesso non parte dal basso ed è proprio dalla base che può venire la spinta decisiva per la rinascita di Forza Italia”. 



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