Ieri la manifestazione anti - Lega. Da Benevento a Pontida per dire no al razzismo

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Sanniti a PontidaSanniti a Pontida

Una delegazione del L@p Asilo 31 ha raggiunto il "pratone" a Pontida per prendere parte alla manifestazione organizzata dai centri sociali contro il razzismo. 

Si è svolta ieri 22 aprile a Pontida storico “fortino” della Lega Nord la manifestazione antirazzista lanciata dai centri sociali (presenti anche tante bandidere della sinistra extraparlamentare) dopo la visita del segretario del carroccio Matteo Salvini a Napoli. Diverse migliaia le persone che hanno preso parte sul “pratone” al concertone che ha visto salire sul palco artisti del calibro di Eugenio Bennato e Valerio Jovine ma anche 99Posse e Tonino Carotone.

Una delegazione è partita anche da Benevento e ha raggiunto Pontida per la feste dell'orgoglio antirazzista e migrante. “Ci hanno detto che Pontida è la roccaforte della Lega Nord – spiegano gli attivisti del L@p Asilo 31 – partito che da oltre vent'anni attua politiche razziste nei confronti dei meridionali e ora nei confronti dei migranti ed è per questo che noi oggi siamo qui per ricordare con insistenza che nel nostro paese non c'è spazio per chi propaganda idee di odio e xenofobe. Oggi Pontida ha smentito la narrazione cucitale addosso per anni e infatti 5000 persone da nord a sud hanno riempito il prato dove si sta svolgendo in queste ore il concerto. Abbiamo dato un segnale di riscatto fortissimo nei confronti di chi in questi giorni di preparazione ha provato a metterci i bastoni tra le ruote”.

Ed ancora. “Il clima che si respira in questa giornata di festa è profondamente diverso rispetto al clima che ha accompagnato questi giorni di preparazione, un clima di festa, di gioia, di convivialità e fraternità in pieno spirito di solidarietà tra pari. Oltre 5000 persone hanno invaso il prato del ‘sacro giuramento’ e artisti di tutte le etnie e provenienti da ogni regione di Italia si stanno alternando sul palco. Oggi abbiamo annientato la narrazione che vede Pontida città xenofoba e roccaforte della Lega Nord, la quale tenta invano la sua svolta sovranista e reazionaria. Noi abbiamo scelto di essere dalla parte di chi ogni giorno prova a dare una risposta diversa, organica che parli di accoglienza e solidarietà rispetto ad una società che accetta le idee dei nuovi leader ultrareazionari. Noi sappiamo bene che queste cellule di estrema destra lasciano il tempo che trovano e che narrazioni che parlano di odio e violenza non attecchiranno mai”. 



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