Il candidato leghista del Sannio: ‘No alla desertificazione della Valle Caudina'
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“Un piano di rilancio per la Valle Caudina”. E' l'impegno di Giuseppe Cambareri, imprenditore di Rotondi candidato al Senato per la lista Tremonti 3L-Lega Nord. “Da troppo tempo – ha spiegato Cambareri – i paesi della Valle sono lasciati a loro stessi. E' il momento di mettere in atto tutte le azioni necessarie per lo sviluppo”. Cambareri è un imprenditore originario della Calabria ma che da anni vive a Rotondi. E’ il numero uno della “Cambareri Giuseppe SpA” e della “CogecaSpA”, aziende attive nel campo dei metanodotti. Le società danno lavoro ad oltre 200 persone. “La priorità del nostro intervento è favorire il lavoro. L'occupazione, però, si crea solo grazie alle aziende. Ecco perché è necessario puntare sulla nascita di nuove imprese e consolidare quelle presenti”. Il piano di Cambareri si struttura in tre punti, “dobbiamo favorire i consumi, semplificare la burocrazia e promuovere il credito”. Per quanto riguarda i consumi l'idea dell'imprenditore è chiara: “Subito la cancellazione dell'Imu, una delle tasse più odiose che esistono e studiare la restituzione dell'imposta a chi l'ha pagata sulla prima casa. In Valle Caudina in particolare la prima casa rappresenta l'unico vero bene rifugio che hanno i cittadini e la sua tassazione crea troppe difficoltà”. Ancora, Cambareri è chiaro sulla burocrazia, “le imprese sono soffocate dagli adempimenti burocratici. In Valle Caudina, poi si riducono gli uffici pubblici, chiudono le poste e tagliano i Tribunali: noi ci impegnano ad evitare la desertificazione dei Paesi della Valle”. Sul credito, poi, l'imprenditore non ha dubbi, “l'idea di Tremonti sulla istituzione della Banca del Sud deve continuare. Il progetto è stato depotenziato, un vero danno alle imprese del mezzogiorno e della Valle Caudina: dobbiamo riattivare subito il progetto. Gli ultimi giorni della campagna elettorale – ha concluso Cambareri – devono essere dedicati a progetti concreti, no alle false promesse dei soliti politicanti cialtroni: il Sud deve rialzare la testa. Adesso”.