Il Consiglio Regionale approva la delibera ed apre al referendum contro le trivellazioni
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Trivellazioni petrolifere
Approvata con 42 voti a favore, dal Consiglio Regionale della Campania, la delibera che da il via libera quindi al referendum abrogativo non di tutto ma di almeno una parte dell’art.38 dello Sblocca Italia e art.35 del Decreto Sviluppo.
Il Consiglio Regionale ha approvato all'unanimità le delibere, per promuovere il Referendum abrogativo contro una parte dell’art.38, inserito all’interno dello Sblocca Italia e l’art.35 del Decreto Sviluppo. Quella messa in discussione da sempre, sia dai Comitati ma anche dal Coordinamento Nazionale No Triv, era appunto la democraticità del provvedimento voluto da Renzi, che come precisato anche in tempi non sospetti consente e facilita la ricerca e le estrazioni di petrolio sia in mare che sulla terraferma.
''Non è possibile espropriare i territori da decisioni così importanti''. Così Rosa D'Amelio,
presidente del Consiglio regionale della Campania, ha commentato l'approvazione delle delibere contro alcune norme dello Sblocca Italia, relative alle trivellazioni. ''Questo - ha spiegato - è un referendum che chiede l'annullamento di articoli che hanno espropriato Regioni e Comuni sulla possibilità di dare pareri rispetto alle trivellazioni''.
La decisione presa oggi dalla Regione Campania, dunque, va ad unirsi a quelle già assunta da altre 9 regioni: Basilicata, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria. Già domani, 30 settembre, le richieste referendarie saranno depositate in Cassazione che poi dovrà pronunciarsi.
Prima dell’inizio della seduta del Consiglio regionale, Rosa D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale della Campania, ha incontrato una delegazione dei Comitati No Triv, tra cui l’ex Ministro dell'Agricoltura, Alfonso Pecoraro Scanio, promotore di una petizione online contro le trivellazioni e Roberto De Filippis, del Comitato irpino no Triv.
