Il ddl Delrio passa alla Camera e diventa legge. Addio alla vecchia Provincia

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Provincia di BeneventoProvincia di Benevento

N.S. -La Camera ha approvato il Ddl Delrio sulle province, che così diventa legge. I voti favorevoli sono stati 260, i contrari 158, gli astenuti 7. Le città metropolitane si apprestano a diventare realtà dall'1 gennaio 2015, le Province vengono 'svuotate' delle loro funzioni e, in attesa della riforma del Titolo V e della loro definitiva abolizione, gli organi non saranno più eletti dai cittadini. Ancora, incentivi per promuovere le unioni e fusioni di Comuni. Sono solo alcuni dei punti salienti della nuova legge.

LE PROVINCE A TITOLO GRATUITO E IL LORO DESTINO. A BENEVENTO CIMITILE FINO AL 31 DICEMBRE 2014
Sono organi delle Province il presidente, il consiglio provinciale e l'assemblea dei sindaci, ma tutti questi incarichi sono esercitati a titolo gratuito. Gli organi non sono piu' eletti dai cittadini. Il presidente della Provincia e' eletto dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni della Provincia. Il Consiglio provinciale, che e' composto da un numero di membri differente a seconda del numero degli abitanti, e' eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni della Provincia. L'assemblea dei sindaci e' composta dai sindaci dei Comuni appartenenti alla Provincia. E' previsto che entro la fine del 2014 il nuovo meccanismo elettivo di secondo livello porti all'elezione del nuovo presidente e dei nuovi organi. E' prevista l'abolizione del livello politico elettivo con l'immediato addio al Consiglio provinciale (a Benevento la Rocca dei Rettori è già commissariata). In attesa della costituzione dei nuovi organi, il presidente della Provincia e la Giunta restano in carica, ma a titolo gratuito, per l'ordinaria amministrazione fino all'insediamento del presidente eletto secondo il nuovo meccanismo e comunque non oltre il 31 dicembre 2014. Laddove le Province sono commissariate, come Benevento appunto, il commissariamento e' prorogato fino al 31 dicembre 2014. Un provvedimento che interessa da vicino il territorio sannita non solo per il destino della Provincia di Benevento, attualmente commissariata dopo la fine del mandato della Giunta Cimitile, ma anche per i comuni della provincia beneventana al di sotto dei tremila abitanti. Il testo prevede che le amministrazioni locali siano divise in: citta metropolitane, province, unioni di comuni e comuni. Le province non saranno dunque abolite, ma saranno riformate. Cioè avranno funzioni limitate e saranno gestite dai sindaci dei territori coinvolti, non più da fuzionari provinciali e da giunte specifiche. Le giunte provinciali non saranno più elette direttamente dai cittadini. Le nuove Province resteranno in carica quattro anni e vedranno la luce ufficialmente a partire dal 1 gennaio 2015. Nel frattempo, verranno prorogati fino a fine 2014 i 52 presidenti di provincia che sarebbero scaduti in primavera e, come nel caso della Provincia di Benevento, i 21 commissari attualmente in carica: Rocca dei Rettori in mano ad Aniello Cimitile fino alla fine dell'anno. Le province si occuperanno di: pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, valorizzazione dell’ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale, programmazione provinciale della rete scolastica, raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. Inoltre, d’intesa con i comuni, può provvedere alla gestione dell’edilizia scolastica. Aumentano i consiglieri nei Comuni tra i 3mila e 10mila abitanti: oltre al sindaco, verranno eletti dodici consiglieri e il massimo degli assessori sarà di quattro. Sotto i 3mila, due assessori e dieci consiglieri, oltre al primo cittadino. Infine la novità che riguarda l'Unione dei Comuni con la possibilità per i piccoli comuni dell'incorporazione ad un Comune contiguo: succede in casi come questi che tutti i rapporti giuridici al Comune incorporato e gli organi di quest'ultimo decadono alla data di entrata in vigore della legge regionale di incorporazione. Lo statuto del Comune incorporante prevede che alle comunità del Comune cessato siano garantite adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi. Nell'ottica dell'efficacia, ottimizzazione e semplificazione il disegno di legge da' forte impulso ai piccoli e piccolissimi Comuni perche' si organizzino in Unioni dei Comuni semplificando i percorsi burocratici. Tutte le cariche dell'unione sono a titolo gratuito e non prevedono personale politico appositamente retribuito. Per incentivare le unioni e fusioni, le Regioni possono decidere misure specifiche nella definizione del patto di stabilita' verticale.



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