Il Ministro dell'Ambiente Galletti a Benevento: "Ho visto imprese che hanno ripreso le loro attivita' " FOTO

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Il ministro dell'Ambiente  Gian Luca Galletti è giunto a Benevento per far visita alle aree industriali colpite dal terribile dissesto idrogeologico che nel 2015 ha colpito il Sannio e alcune zone della sua Provincia.

Giornata ricca di incontri per il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti, che è terminata con l’intervento nella sede del partito Centristi per l’Europa. Accompagnato dal coordinatore provinciale Gennaro Santamaria e dal sindaco di Pietraroja, Angelo Torrillo, il  Ministro ha tracciato un bilancio di questa lunga giornata “Ho avuto tanti riscontri. Solo oggi, venendo qui a Benevento, ho incontrato imprenditori della Rummo e di altre aziende che sono state colpite dall’alluvione. Nonostante tanti problemi burocratici, io ho visto imprese che hanno ripreso le loro attività, ed ho visto i finanziamenti che abbiamo dato noi come Stato, e quelli della Regione, arrivare sul territorio. Il sistema ha funzionato, lo si può rendere più veloce, è vero. Mi è stato fatto notare che mancano ancora 5 milioni da parte della Regione per poter concludere tutti le richieste di rimborso che sono state fatte, però non ho trovato ostilità, ma un ringraziamento da parte degli imprenditori. Entro giugno termineremo la bonifica di Ponte Valentino. Ho incontrato sindaci che mi hanno ringraziato per aver avuto i fondi per il dissesto idrogeologico”.

Infatti, il pomeriggio sannita di Galletti è iniziato intorno alle 14.00 con la visita alle aziende maggiormente colpite (Metalplex, Rummo e Agrisemi Minicozzi) dagli eventi alluvionali dell’ottobre 2015 e, successivamente, presso la sede del Consorzio ASI di Benevento, ha incontrato gli operatori economici e le autorità della città e della provincia di Benevento. 

I temi trattati nel corso dell’incontro hanno riguardato le attività svolte in questi anni dopo l’alluvione del 2015 e l’azione posta in essere dal governo per prevenire il dissesto idrogeologico. L’incontro ha avuto inizio con un saluto da parte del vicepresidente del Consorzio ASI, Aurelio Grasso, a cui è seguito l’intervento del presidente di Confindustria Filippo Liverini.

A conclusione dell’incontro nel corso del suo intervento, Galletti si è prima compiaciuto con gli organi preposti all’attività post-alluvionale della provincia di Benevento e, successivamente, si è soffermato su tutte le difficoltà che il governo ha dovuto affrontare, sotto questo profilo, in questi anni, in tutto il paese a causa dei rilevanti mutamenti climatici in atto.  “I governi di cui ho fatto parte - ha dichiarato al termine Galletti - hanno posto al centro il tema della difesa del nostro suolo e della prevenzione del dissesto idrogeologico proprio per evitare i fenomeni drammatici come quelli che si sono verificati nel 2015 qui nel Sannio. Per fare ciò è stato necessario fare ingenti investimenti economici che sia il governo Renzi che Gentiloni hanno effettuato con grande determinazione”.

Il pomeriggio si è conluso nella sede di "Centristi per l’Europa" per un incontro con amministratori e simpatizzanti del movimento politico. A fare gli onori di casa i coordinatori provinciale e cittadino Gennaro Santamaria e Mario Villani. Qui la discussione ha riguardato tempi prettamente politici e di conseguenza ha toccato i vari temi della campagna elettorale. 

“Cosa ci aspetta? Ci aspettano gli ultimi quindici giorni di una campagna elettorale molto intensa. A differenza degli altri abbiamo una storia da raccontare. Non dobbiamo promettere nulla. Chi promette perde. I fatti, invece, sono fatti. Dobbiamo andare in giro dicendo le cose che abbiamo fatto – ha detto il ministro - che sono tante e innegabili. Nel 2013 abbiamo preso un Paese in difficoltà, dove andavano di moda parole come troika e spread. Oggi queste parole non fanno più parte del nostro vocabolario quotidiano. La troica erano tre signori che rischiavano di venire in Italia, come sono andati in Grecia, a commissariare i nostri conti. Abbiamo un Paese che cresce, forse lentamente, ma in questi primi cinque anni abbiamo fatto vedere che siamo in grado di cambiarlo radicalmente. Cresciamo, abbiamo più occupati. All’epoca c’era un aumento della disoccupazione, mentre oggi c’è un’inversione di tendenza".

"Molti diranno ma avete creato posti a tempo determinato. Io ricordo i dibattiti di quegli anni: si parlava di contratti come i collaboratori coordinati continuativi, senza nessuna garanzia, nessuna maternità, non avevano la malattia, non avevano nessuna garanzia sul lavoro. Bene, noi abbiamo prodotto dei posti a tempo determinato dove le garanzie esistono. Bisogna fare un passo ulteriore, trasformarli a tempo indeterminato. Lo si fa con la detassazione. Ma questo è il secondo step”.

“Se saremo ancora al governo è una delle prime cose che dovremo ancora fare per completare la riforma del lavoro, non per farla ex novo. Noi vogliamo migliorare e completare quello che abbiamo fatto. Abbiamo fatto delle riforme sociali sui diritti che per me sono importanti. Aver fatto una legge sui disabili che attenui le preoccupazioni dei genitori, io credo sia un passo importante enorme sui diritti civili. Cito una mia riforma: quella sugli ecoreati, aspettata da 20 anni. Abbiamo detto che chi inquina non se la cava pagando, ma va in galera".

"Le alternative sono pericolose per il Paese, perché fatte dal populismo, dall’incompetenza. Chi vota Berlusconi non vota i moderati italiani, ma vota l’estremista Salvini, che è altra roba rispetto ai moderati italiani. Chi vota 5 stelle vota l’incompetenza di Torino e Roma. Per fare politica ci vuole conoscenza ed esperienza. Prima di fare il Ministro ho fatto il consigliere, l’assessore, il parlamentare e il sottosegretario. Poi sono diventato Ministro ma la macchina la conoscevo. Conosco il diritto amministrativo, ci sono cresciuto. Non ci si può improvvisare a fare il sindaco o il Ministro. Quello che vi chiedo è di dedicare gli ultimi giorni di campagna elettorale a spiegare le cose che abbiamo fatto e quello che è il nostro progetto per il futuro del nostro Paese”.

Donato Claudio



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