Il PD di Benevento presenta il Regolamento sui Beni Comuni...Bologna

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Un errore? Un copia e incolla sbagliato? Sono queste le domande che si pone Alberto Febbraro dopo la presentazione del PD di Benevento del Regolamento sui Beni Comuni, dove al suo interno si trova stranamente citata la città di Bologna.

Sabato 6 febbraio, il Partito Democratico di Benevento aveva annunciato che nel corso della scorsa settimana era stato presentato, per l’approvazione in Aula Consiliare, del Regolamento sui Beni Comuni suddiviso in 36 articoli. Lo spirito di questa iniziativa spiega nella nota il PD “è quello di costruire tutti insieme un nuovo spirito civico un nuovo rapporto cittadini, città, Comune. L’intento è quello di modernizzare la città, di renderla europea anche per questo versante”.

Sull’argomento, è intervenuto il presidente del circolo Arcadia, Alberto Febbraro. “Il gruppo consiliare del Pd beneventano presenta per l’approvazione consiliare il regolamento dei Beni Comuni, ma applicato ed applicabile ad un’altra città. Nel regolamento inviato alla stampa – spiega – all’art.2, infatti, si fa riferimento alla città di Bologna. Ora, probabilmente, o i nostri amministratori governano due città in una sorta di bilocazione o dopo il copia e incolla con il regolamento del comune di Bologna, non hanno dato una attenta lettura a quanto era scritto, presentando, in questo modo, un regolamento non pensato e studiato alle esigenze e potenzialità di Benevento. Ed infatti, arrivano in ritardo all’appuntamento con la storia, poiché da qualche tempo in città vi è una sorta di rivoluzione civica, un riscatto di dignità da parte di associazioni e privati cittadini, nella riqualificazione, tutela, promozione e salvaguardia del patrimonio artistico e culturale beneventano.

Il FAI – delegazione di Benevento – sottolinea il presidente di Arcadia – da qualche anno lavora al sito detto ‘Cimitero dei Morticelli’ arrivando a risultati eccezionali, avendo anche pensato alla creazione di un orto medievale. Pensiamo anche all’Orchestra Filarmonica di Benevento, un progetto nato da giovani artisti e promotori culturali, che ha regalato alla città una valida stagione concertistica. Importante l’impegno dei tanti privati cittadini nel recupero del complesso archeologico del Santi Quaranta o all’impegno messo nella tutela degli affreschi longobardi della Cripta di San Marco dei Sabariani.

È evidente – conclude poi Febbraro – che avrebbero dovuto costituire un tavolo di consultazione con le varie realtà, che già operano in uno spirito di sussidiarietà, invece hanno preferito copiare un regolamento già pronto, nella fretta di sfornare idee per la prossima campagna elettorale, chiusi come sono nella loro scatola partitica, dimenticando che gli elettori prima di essere tali, sono cittadini”.



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