Benevento: fischi e slogan contro il premier. Tensione davanti al Palatedeschi

15:28:13 11570 stampa questo articolo

La visita di Silvio Berlusconi a Benevento, per chiudere la prima Festa della Libertà, è stata segnata anche da una lunga e organizzata contestazione indetta dal Comitato Insegnati Precari sanniti. La protesta ha avuto inizio questa mattina con un corteo ed è continuata fino al primo pomeriggio all’ingresso del Palatedeschi dove era in corso il comizio del premier. Non sono mancati momenti di tensione tra i manifestanti e i sostenitori di Berlusconi mentre lasciavano il palazzetto. A vigilare uno spiegamento senza precedenti delle forze dell’ordine che hanno evitato scontri tra le opposte fazioni (Guarda la FOTOGALLERY del Quaderno.it).

La giornata ha avuto inizio alle 10 in Piazza Orsini dove è partito il corteo alla volta di Piazza Gramazio, sede dell’Ufficio scolastico provinciale e simbolo ormai della lotta dei precari. Qualche centinaio di persone ha partecipato alla manifestazione con striscioni e slogan contro Berlusconi e i ministri Gelmini e Tremonti. Una volta giunti a destinazione, però, i manifestanti hanno tentato di raggiungere il Palatedeschi dove nel frattempo era iniziato l’intervento del presidente del Consiglio.

Sono stati bloccati, però, in Via Antonio Rivellini dove era stato predisposto un cordone delle forze dell’ordine per impedire loro di accedere all’area per motivi di sicurezza. Non contenti, i manifestanti si sono diretti verso Via Giuseppe D’Alessandro proprio dinanzi al Palatedeschi dove hanno improvvisato un presidio. Qui si sono schierati in attesa che la kermesse del centrodestra finisse. Si sono susseguiti interventi intervallati da slogan incentrati sulla frase detta da Rosy Bindi al cavaliere nella trasmissione “Porta a Porta”: “Presidente, non sono una donna a sua disposizione”.

A vigilare sulla situazione Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza in assetto anti sommossa. Momenti di tensione si sono registrati all’uscita dei simpatizzanti di Berlusconi che sono stati contestati duramente dai manifestanti. Le forze dell’ordine hanno dovuto lavorare non poco per evitare il contatto. A sostegno dei precari, i comitati regionali ma anche la Cgil, i Cobas, Rifondazione Comunista, il Partito Marxista Leninista Italiano il deputato di Italia dei Valori Francesco Barbato e l’ex parlamentare della sinistra radicale Francesco Caruso. Durante il presidio una precaria ha accusato un malore ed è stata soccorsa dai sanitari presenti sul posto.



Articolo di / Commenti