Il Tar accoglie il ricorso di Alfredo Cataudo contro la Provincia, illeggittima la decadenza da presidente ASEA

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Alfredo CataudoAlfredo Cataudo

E' stata depositata oggi, 5 aprile, la sentenza del Tar Campania, Sez. V, di accoglimento del ricorso di Alfredo Cataudo conto la Provincia di Benevento nel giudizio inerente la decadenza del ricorrente dalla Presidenza e dalla Direzione dell’Azienda Speciale Asea.

La Quinta Sezione del Tar Campania ha depositato la sentenza n. 1836/2017 del 7.03.2017 con la quale Alfredo Cataudo viene rimesso al suo posto di presidente dell’Asea (Agenzia Sannita per l’Energia e l’Ambiente spa). La sentenza, che respinge la domanda di risarcimento del danno, condanna la Provincia a rimborsare le spese di giudizio.  Dalla lettura della stessa sentenza emergono, secondo l’Ente Provincia, in un materia nella quale la giurisprudenza è quantitativamente modesta, numerosi nodi problematici tra i quali i seguenti.

La Provincia aveva considerato che la nomina di Cataudo a Presidente A.S. Asea era avvenuta quando non erano ancora trascorsi due anni dalle sue dimissioni dalla carica di Consigliere Provinciale (cosiddetto “periodo di raffreddamento”) e che lo stesso non aveva presentato e pubblicata nella Sezione “Amministrazione Trasparente” dell’Albo on line di A.S. Asea la dichiarazione di conferibilità dell’incarico sia di Presidente che, successivamente, di Direttore.

Il Collegio del Tar ha riconosciuto che tale attività di controllo da parte della Provincia era legittima e tuttavia, nel merito, ha dato torto alla Provincia stessa in quanto, a giudizio della Magistratura amministrativa, gli incarichi del dottor Cataudo costituivano la “conferma della nomina” dell’incarico in precedenza attribuito nonostante la nuova natura giuridica assunta dall’Asea diventata Azienda Speciale.

La Provincia non ritiene condivisibile la pronuncia del Tar circa la provvisorietà dell’incarico di Direttore dell’Asea in quanto lo stesso Catuado ha rivestito la posizione dal 18 settembre 2014 e fino al provvedimento di decadenza del 19 luglio 2016.  

La Provincia peraltro fa rilevare che lo stesso Presidente Cataudo, pur esercitando la funzione di Direttore a titolo gratuito, ha percepito un compenso in quanto Presidente che, secondo la costante giurisprudenza della Corte dei Conti, a lui non competeva e per questo l’Asea ne ha già richiesto la restituzione.

Giungono i primi commenti alla sentenza. “Mi sono interessato a suo tempo di questo caso" – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) – "poiché ho ritenuto abnorme, sin dal primo momento, questa improvvida decisione della provincia di Benevento, e in particolare del suo presidente Claudio Ricci e del suo segretario generale Franco Nardone. Naturalmente il grave danno patrimoniale e d’immagine arrecato al presidente Asea Alfredo Cataudo e alla stessa istituzione Provincia – aggiunge Bosco - non potranno passare inosservati e, quindi, sarà oggetto di apposita denuncia presso la procura regionale della Corte dei conti per la Campania, affinché venga completamente ristorato dagli autori di questa incredibile vicenda. Voglio solo sperare – conclude Bosco – che adesso il presidente Cataudo possa riprendere sin dai prossimi giorni il suo posto di presidente dell’Asea, in quanto sarebbe davvero un delitto che la Provincia non si uniformasse nemmeno alla terza sentenza che la vede soccombente a tutto campo”.



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