Il Tar della Campania respinge il ricorso di due dipendenti comunali per i concorsi interni

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Palazzo MostiPalazzo Mosti

Questa mattina la V sezione del Tar Campania ha depositato in cancelleria le prime due sentenze relative ai concorsi interni che furono espletati presso il comune di Benevento nel dicembre 2010. Le sentenze si riferiscono ai ricorsi presentati da Tedino Diodoro per l’annullamento del concorso interno per l’attribuzione di 7 posti di categoria D e da Giancarlo De Nigris per l’annullamento del concorso interno per l’attribuzione di 12 posti di categoria C. Il difensore dei ricorrenti era Daniela Sarracino, quello del comune di Benevento Luigi Diego Perifano e quello dei vincitori dei concorsi Roberto Prozzo. Il Tar Campania nelle due sentenze, la n. 3770/2014 (cat. D) e la n. 3771 /2014 (cat. C), depositate il 7 luglio scorso, ha respinto tutti i motivi di ricorso proposti dai due dipendenti comunali dichiarando i primi sette infondati e gli altri sei inammissibili. “Questa sentenza è la giusta punizione per chi si è fidato dell’improbabile capopopolo che ha mandato allo sbaraglio dei lavoratori che avevano partecipato al concorso senza vincerlo. Quando si vuole dimostrare che una selezione pubblica ha delle clausole poco chiare si impugna il bando che rimane pur sempre la lex specialis del concorso e non si attende l’esito della propria performance per poi pensare di poter far annullare la prova. Giustizia è fatta – ha commentato Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino – Benevento - e sono contento che il Tar non se ne sia uscito con la compensazione delle spese, ma abbia condannato i ricorrenti a rifondere perfino le spese giudiziali”.

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