Immigrati: nuovi ingressi consentiti. Acli e Uil pronte ad aiutare nel Sannio. Termini in scadenza

11:53:14 2367 stampa questo articolo

Nostro servizio - Riaprono le frontiere italiane, dopo due anni di blocco. Lo scorso 30 novembre il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato un decreto flussi che autorizza 86.580 nuovi ingressi di lavoratori dall'estero e 11.500 conversioni in permessi per lavoro (98.080 quote in tutto). Famiglie e imprese italiane, quindi, potranno inoltrare le domande di assunzione per via telematica, attraverso la procedura del 'click day'. A Benevento, il sindacato della UIL e le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), pur favorevoli al nuovo decreto, si dicono preoccupati per la qualità della vita degli stranieri che non riusciranno a rientrare nelle domande utili e a trovare un posto di lavoro.

Saranno tre le giornate che permetteranno l'invio delle domande d'assunzione, da parte dei datori di lavoro: il primo 'click day', lunedì 31 gennaio, consentirà l'ingresso della maggior parte dei lavoratori stranieri non stagionali, 52.080 accessi dai Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi in materia migratoria con l'Italia. Mercoledì 2 febbraio sarà la volta dei lavoratori domestici, badanti e colf, provenienti da quei paesi che non hanno accordi con l'Italia. L' ultimo dei tre 'click day', giovedì 3 febbraio, sarà dedicato ai lavoratori che avranno completato determinati programmi di formazione e istruzione nel paese d'origine. Le associazioni dei consumatori e i sindacati si dicono soddisfatti per il superamento delle pratiche cartacee, previste in passato e per lo snellimento della procedura. Ma non mancano i dubbi sul numero dei posti di lavoro disponibili, rispetto all'effettiva domanda degli stessi: in Italia, infatti, lavora circa un milione di badanti e colf irregolari, alle quali non potrà essere garantito un posto di lavoro con l'attivazione della procedura del click day.

Quest'ultima escluderà di fatto, dalla possibilità di essere regolarizzati, tutti quei lavoratori che non rientreranno nelle quote stabilite dal Ministero degli Interni. Il segretario provinciale della UIL di Benevento, Fioravante Bosco, ha così espresso la propria preoccupazione al riguardo: “Il problema esiste ed è grande: coloro che non troveranno un posto di lavoro regolare dovranno accontentarsi di campare di espedienti. La situazione non è di certo edificante”. Il sindacato, comunque, non farà mancare il proprio appoggio ai nuovi arrivati: “La UIL sarà disponibile, come negli anni scorsi, per tutti quegli stranieri che vorranno richiedere il tesseramento, grazie al quale il lavoratore straniero potrà essere tutelato dal sindacato, in qualunque zona del territorio nazionale si trovi - ha affermato Lucrezia Cavuoto del Comitato Direttivo della UIL".

Una richiesta particolare arriva alla Regione Campania dal vicepresidente delle ACLI di Benevento, Filiberto Parente, che lamenta l'impossibilità delle famiglie, con dei disabili o degli anziani a carico, di sostenere i costi per regolarizzare i lavoratori stranieri: “Chiediamo con forza alla Regione Campania di istituire un fondo per facilitare le famiglie nell'assunzione dei lavoratori stranieri, al fine di creare le effettive condizioni per migliorare la loro qualità della vita”. Il precedente Decreto Flussi risale al 2008, quando furono messi a disposizione 150.000 posti di lavoro. All'epoca, a beneficiare del decreto furono soprattutto gli stranieri irregolari già presenti in Italia che, prendendo la palla al balzo, sfruttarono l'unico modo possibile per regolarizzarsi. In pratica, fingendo di essere ancora nei propri paesi d'origine, fecero fare domanda d'assunzione ai propri datori di lavoro per ottenere il visto d'ingresso dall'Ambasciata Italiana. Così, dopo essere tornati per qualche giorno al proprio paese d'origine, rientrarono in Italia con un regolare permesso di soggiorno.
Brunella Perrotta



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