Benevento, in arrivo l'ordinanza antiprostituzione. Rione Ferrovia, Pepe: 'Inviateci foto e numeri di targa dei clienti'

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Benevento, Viale Principe di NapoliBenevento, Viale Principe di Napoli

Sì all'ordinanza comunale, come pure alla repressione con la presenza della Polizia Municipale. Ma non è tutto: il sindaco Fausto Pepe ha invitato i residenti del Rione Ferrovia a segnalare, se si vuole in forma anonima, attraverso testimonianze fotografiche, le contrattazioni tra clienti e prostitute o anche a comunicare i numeri di targa delle auto che caricano in macchina le 'schiave del sesso'. Il primo cittadino di Benevento ha affrontato ieri sera una folto pubblico intervenuto presso l'auditorium della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, in un'assemblea convocata da commercianti e residenti, ospitati da don Pompilio Cristino. All'ordine del giorno, problematiche comuni a molte città: la pulizia delle strade, la manutenzione del verde, la pubblica illuminazione, l'andamento dei lavori di riqualificazione. Tutti temi di ordinaria amministrazione. Gran parte della serata, però, come previsto, è stata occupata dal dibattito sul recente, quanto persistente, fenomeno della prostituzione, praticata in pieno giorno e, spesso, non lontano da occhi 'indiscreti' su Viale Principe di Napoli, via Grimoaldo Re e zone limitrofe. Proprio ieri pomeriggio, i vigili urbani erano intervenuti, su mandato del sindaco, operando controlli sul viale che conduce alla stazione ferroviaria. Nell'occasione, due donne sono state fermate e condotte al Comando di via Napoli per l'identificazione.
Da oggi, è molto probabile che i blitz si ripetano con sempre maggiore frequenza.
Nell'auditorium della chiesa, il sindaco ha ascoltato le tante testimonianze dei residenti che hanno manifestato il disagio di dover convivere quotidianamente con una realtà che nessuno è disposto a subire. Soprattutto le donne: le più giovani vivono con disagio e timore la presenza di malintenzionati che si aggirano per il quartiere alla ricerca di sesso a pagamento. Per la rassegnazione, però, non c'è spazio. Piuttosto, c'è la volontà di collaborare con istituzioni e forze dell'ordine, ciascuno rispettando il proprio ruolo. A questo proposito, Pepe, rispondendo alle molte domande dei presenti, non ha nascosto l'insoddisfazione su come il fenomeno viene affrontato dallo Stato: "Mi sono lamentato molto nelle sedi competenti, perché credo che i fogli di via non siano sufficienti e che non basti sentirsi dire che la prostituzione non è reato". Nella scala delle urgenze da affrontare, per il sindaco, la prostituzione, a questo punto, è al numero uno. Al tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica se ne era già discusso, ma evidentemente non è bastato. Gli strumenti in possesso di Carabinieri e Polizia da soli non risolvono il problema. E, allora, come si diceva, da oggi il sindaco è al lavoro per emanare la prima ordinanza 'made in Sannio' in materia di sesso a pagamento. Invece che sborsare denaro per una prestazione, i clienti 'beccati' si troverebbero a saldare una multa e, nel peggiore dei casi, a finire in un dossier fotografico sull'argomento. Un bel deterrente, se si considera che tra i più assidui frequentatori ci sono persone del posto. L'assemblea, con la disponibilità del sindaco, si è aggiornata a metà ottobre, per parlare, tra le altre cose, dell'avvio dei lavori sul Ponte Calore.
Laura De Figlio

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