Incassavano i soldi dei ticket, arrestati due dipendenti dell'Ospedale Universitario

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, all'esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli su peculato e falso, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 2 dipendenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.

Si aggira intorno ai 95mila euro la somma intascata indebitatmente da due dipendenti dell'Ospedale Universitario di Napoli che dal 2013 al 2015. I due invece di incassare il pagamento del ticket versato dai pazienti, facevano falsamente risultare l’annullamento delle relative prestazioni in modo da poter rubare il denaro. 

Le indagini sono state avviate a seguito della una denuncia presentata nell'ottobre 2014 dal direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II dopo alcuni controlli interni. Questo ha consentito di accertare che il responsabile dell'Ufficio Cassa del II Policlinico ed il funzionario addetto alla riscossione dei ticket sanitari per prestazioni ambulatoriali del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, si sono sistematicamente appropriati, dal 2013 al 2014, di somme di danaro riscosse all'atto del pagamento dei ticket da parte delle pazienti, facendo falsamente risultare l'annullamento delle relative prestazioni ospedaliere.

In sostanza, sebbene le pazienti avessero regolarmente effettuato la visita ambulatoriale in precedenza prenotata e avessero quindi pagato il ticket, i due impiegati simulavano l'avvenuto annullamento della prestazione e, quindi, l'avvenuta restituzione delle somme di danaro alle pazienti, somme delle quali, invece, indebitamente si appropriavano in danno delle casse dell'ASL. Al fine di evitare che, attraverso la revisione della contabilità interna, gli uffici deputati al controllo si accorgessero degli ammanchi, veniva poi falsificata la documentazione concernente la rendicontazione delle visite mediche effettuate e non venivano restituiti i bollettari utilizzati per la riscossione dei ticket relativi alle visite "annullate".

A seguito delle investigazioni si è registrato un vertiginoso calo, presso tutti i Dipartimenti del Policlinico, del numero degli annullamenti delle ricevute emesse a fronte degli incassi dei ticket sanitari, che da una media mensile di oltre duecentocinquanta si è ridotto ad appena 21 censiti nel mese di luglio 2015.

Inoltre, l'Azienda sanitaria ha provveduto all'installazione di totem per l'incasso automatico dei ticket sanitari, limitando il maneggio di denaro contante da parte degli operatori addetti alle prenotazioni, registrandosi, in tal modo, un rilevante incremento degli incassi per le prestazioni ambulatoriali effettuate.

I due sono ora agli arresti domiciliare per l'accusa di peculato e falso. È stata data inoltre esecuzione al decreto di sequestro preventivo per equivalente del denaro e di altri beni nella disponibilità degli indagati fino a concorrenza con la somma complessiva di 95 mila euro, importo corrispondente a quanto illecitamente sottratto.


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