Incendio Stir, Fp Cgil: "Solidarieta' ai 54 lavoratori"

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Giannaserena Franze' Fp CgilGiannaserena Franze' Fp Cgil

“Non ci sarebbero esuberi presso lo stir di Casalduni, se i comuni pagassero regolarmente il servizio reso di conferimento e trattamento dei rifiuti indifferenziati”.

Dopo l’incendio che questa mattina all’alba ha distrutto lo Stir di Casalduni, la FP Cgil di Benevento con Antonio Tizzani e Giannaserena Franzè sono intervenuti per esprimere solidarietà ai lavoratori che già in passato avevano vissuto difficoltà. 

“La FP CGIL - scrivono Tizzani e Franzè - esprime vicinanza e solidarietà ai 54 lavoratori dello stir di Casalduni, per il danno ulteriore che subiranno in conseguenza dell’incendio occorso stamani. Lavoratori già colpiti dal sacrificio del contratto di solidarieta', necessitato dalla crisi aziendale, che ha comportato il concordato in continuita', di cui non hanno alcuna responsabilità”.

Dal sindacato continuano: “Con estremo rammarico constatiamo che le nostre doglianze, avevano un fondamento, infatti in sede di incontri sindacali con l'azienda, abbiamo sempre espresso la preoccupazione circa le condizioni ‘a limite’ in cui si lavorava, ai limiti delle potenzialita’ contenitive dell'impianto, soprattutto nella stagione estiva, a temperature elevate. Chiediamo alle istituzioni competenti di adoperarsi per il ripristino immediato dell'operativita' dell'impianto. In queste ore abbiamo peraltro, sollecitato un incontro in prefettura, per esprimere assoluto dissenso per la ‘piega’ che la vertenza va assumendo, in particolare a seguito dell’incontro avuto con il presidente della Provincia Claudio Ricci, in qualità di socio unico della Samte srl”.

Incontro spiega la Cgil: “che abbiamo chiesto ed ottenuto immediatamente dal presidente a ridosso di ferragosto; emerge che la crisi di liquidità è causata unicamente dal mancato pagamento della tariffa, da parte dei comuni della provincia. Tariffa che non solo è la più bassa della regione, ma la cui legittimità è stata sancita dal Consiglio di Stato più di un anno fa. L' urgenza e la necessità dell'incontro in prefettura, nasce dalla aiuto che speriamo voglia darci Sua Eccellenza il Prefetto, nel ottenere dai comuni inadempienti, ancor di più in un momento critico per l' impianto, l' osservanza dei loro doveri istituzionali e di creditori per un servizio di cui si avvalgono regolarmente senza pagarlo”.

“Nostro obiettivo unico e prioritario - sottolineano - non far perdere il posto di lavoro a padri di famiglia che difficilmente potrebbero trovare altro lavoro sul nostro asfittico territorio provinciale. Il Presidente Ricci, lo ha detto chiaramente, non ci sarebbero esuberi presso lo stir di Casalduni, se i comuni pagassero regolarmente il servizio reso di conferimento e trattamento dei rifiuti indifferenziati.  Appare evidente che siamo di fronte ad un cortocircuito istituzionale che, se non sanato in tempi bevi, continuera’ ad arrecare danni sempre e solo ai lavoratori, che non hanno alcuna responsabilita' delle difficolta' aziendali. Lavoratori i quali, tra l’altro, svolgono un lavoro difficile e usurante a causa delle numerose problematiche che spesso si trovano a fronteggiare per evitare grossi disagi ai cittadini e al territorio sannita. Vorremmo che con serieta' istituzionale, i sindaci agissero coerentemente, pagando il dovuto, ben sapendo che lo stir di Casalduni è assolutamente strategico e vantaggioso per tutta la comunita' provinciale , perché, grazie al lavoro quotidiano dei 54 uomini, si riesce a contenere il costo della tariffa, che ribadiamo, è il più basso dell’intera regionee a fornire un servizio di qualità”.



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