Inchiesta 'Dirty Soccer', arriva la smentita del Benevento Calcio

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Benevento - Juve StabiaBenevento - Juve Stabia

Continua a tenere banco, il nuovo scandalo calcioscommesse abbattutosi come un ciclone sui campionati di LegaPro e serie D scoperto nei giorni scorsi dalla DDA di Catanzaro e dall’SCO di Roma. L'inchiesta ha portato all’arresto di 50 persone e all’individuazione di 28 combine in altrettante partite giocate. La Gazzetta dello Sport, nel pomeriggio di ieri, aveva dichiarato tra i nuovi sviluppi  anche il coinvolgimento di Salernitana, Ascoli e Benevento.

Le indagini dell'inchiesta “Dirty Soccer continuano senza sosta. Nel mirino degli inquirenti sarebbero finite altre partite e coinvolti altri club di Lega Pro: Salernitana, Ascoli e Benevento e almeno altre 10 persone.

La smentita della società sannita è però arrivata in maniera rapida tesa a ribadire la propria estraneità ai fatti. Una lettera è stata indirizzata direttamente a Gazzetta.it a firma dell’avvocato Teodoro Reppucci.

“La società Benevento Calcio spa in persona del Presidente del Cda avvocato Oreste Vigorito, con sede in Benevento alla via Santa Colomba, ai fini di questo atto elettivamente domiciliata presso il mio studio, mi ha conferito formale incarico di censurare fermamente l'articolo apparto sul sito “gazzetta.it” il giorno 20/05/2015 dal titolo “Calcioscommesse, anche la Salernitana nell'inchiesta. E spuntano i pizzini” laddove si farebbe riferimento al coinvolgimento anche di “calciatori” e “dirigenti” della società mia Assistita.

Nel contestare il contenuto del citato articolo con specifico riferimento alle infondate illazioni avanzate nei confronti di calciatori e dirigenti appartenenti alla mia Assistita, vi invito formalmente ai sensi dell'art 8 L. 47/1948 e ss.mm.ii. A darne smentita e/o a correggere quanto inopinatamente pubblicato. Nell'ipotesi in cui tale notizia sia stata attinta da una fonte qualificata, vi invito e chiedo formalmente di conoscere la stessa al fine di tutelare i diritti ed interessi della società nelle sedi competenti”.

In serata poi, sono arrivate anche le parole del presidente Oreste Vigorito. “Siamo rammaricati per questo nuovo scandalo che investe il mondo del calcio. Ma siamo certi che la nostra società - precisa il patron - così come sempre in casi come questo, non può avere nessun tipo di coinvolgimento con l'inchiesta in corso”.

Per quanto riguarda il futuro del Benevento Calcio, l’addio di Vigorito appare ormai scontato e l’incontro in programma in questi giorni con il primo cittadino Fausto Pepe servirà solo ad ufficializzare il diniego e dunque l’uscita di scena. Nel frattempo si apprende che il cosiddetto “gruppo arabo” abbia pronta l’offerta per rilevare il club di Via Santa Colomba,  una manifestazione d’interesse che è stata già presentata alla società giallorossa.

Continuano, anche le indagini tese all’individuazione dei vandali che hanno nei giorni scorsi sfondato il lunotto della Mini Cooper di proprietà del terzino del Benevento Calcio, Thomas Som. Un atto di violenza a cui è seguito quello dell’esplosione di alcuni petardi davanti la sede dello Store ufficiale dei giallorossi. Nel frattempo anche Celjak ieri ha subito delle intimidazioni in via Torre della Catena, subito denunciate in Questura. Il giocatore ha poi lasciato il capoluogo sannita sotto scorta.

Michele Palmieri



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