Inchiesta "Why not": tutti assolti perche' il fatto non sussiste. Ampia soddisfazione di Mastella

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Clemente MastellaClemente Mastella

Sei gli imputati, tutti assolti dal processo che li vedeva imputati come protagonisti di un complotto con il quale erano state sottratte le inchieste "Why not" e "Poseidone" a Lugi De Magistris, all'epoca Pubblico Ministero a Catanzaro.

Salerno - Smontata quindi l'impalcatura accusatoria ed assolti i sei imputati. Salvatore Murone, ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Pittelli, avvocato e parlamentare, ex coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria; Giuseppe Galati, ex sottosegretario alle Attività produttive (oggi esponente parlamentare del gruppo Ala); Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia delle opere della Calabria; Dolcino Favi, ex procuratore generale facente funzione a Catanzaro e l'avvocato Pierpaolo Greco.

La sentenza è dei giudici della I sezione penale del Tribunale di Salerno. Il processo era basato sull'ipotesi che le inchieste 'Why not' e 'Poseidone' condotte dall'attuale sindaco di Napoli Luigi de Magistris quando era pm di Catanzaro, fossero state sottratte all'allora sostituto procuratore sulla base di un complotto ordito dai sei imputati. 

Nell'inchiesta fu coinvolto anche Clemente Mastella. Il 14 ottobre 2007 l'esponente politico viene infatti iscritto nel registro degli indagati della procura di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta Why Not del sostituto procuratore Luigi De Magistris: l'ipotesi di reato è abuso di ufficio. Il ministro è sospettato di essere coinvolto in una "rete" costituita da politici, imprenditori, giudici e massoni finalizzata ad ottenere finanziamenti dallo Stato e dall'Unione europea.

Il coinvolgimento del ministro nell'inchiesta è motivato dai suoi rapporti con l'imprenditore Antonio Saladino. L'indagine coinvolge l'attività imprenditoriale di Saladino, titolare in passato di una società di lavoro interinale denominata "Why Not". Agli atti figurano, tra l'altro, intercettazioni di colloqui telefonici proprio tra Mastella e Saladino.

Oggi, alla luce dell'assoluzione, Mastella ha dichiarato, come riportato dal Mattino di Napoli, che "Nulla potrà mai ripagarmi. Quella inchiesta mi travolse sul piano umano e sul piano politico», confessa Clemente Mastella, ministro della Giustizia nel 2007, quando Luigi de Magistris, allora pm a Catanzaro, sconvolse il mondo politico con l'inchiesta Why Not".



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