Incontro dell’Usd su Sblocca Italia, Jobs Act e scuola

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Ieri, 10 dicembre, l'Uds di Benevento, l’Unione degli Studenti ha organizzato presso il Centro Sociale Depistaggio un pranzo sociale con la finalità di discussione e confronto sulla situazione politica e dell'istruzione italiana attuale. All'iniziativa hanno preso parte studenti della maggior parte delle scuole beneventane, i quali hanno discusso a lungo e lanciato proposte ed idee da mettere in atto per una scuola migliore, con il sostegno dell'Uds, realtà neonata a Benevento, ma già a buon punto di lavoro. L'Uds, inoltre, ha invitato tutti gli studenti e lavoratori interessati a partecipare alla Piazza Tematica che, domani 12 dicembre sarà organizzata in Piazza Federico Torre alle 9. Il dibattito si dividerà in tre gruppi: Jobs act e Sblocca Italia; devastazione ambientale e piano scuola. Seguiranno un confronto e varie iniziative proposte dagli studenti per gli studenti.
“Si affida ai privati il compito di finanziare e indirizzare la scuola pubblica, si precarizza il mondo del lavoro, si fa il deserto dei diritti, dei servizi di welfare e delle tutele, si devasta l’ambiente e si saccheggiano i beni comuni. Ogni prospettiva di futuro dignitoso viene cancellata e ci dicono di fare tutto questo proprio in nome della nostra generazione” – hanno sottolineato i partecipanti all’incontro. “Mentre la disoccupazione giovanile supera il 43% con il Jobs Act il Governo continua sulla strada della flessibilità estrema e della deregolamentazione, che è una causa e non una soluzione dei livelli di disoccupazione così alti. Non possiamo permettere che con la Buona Scuola si trasformi la formazione in una palestra di precarietà, né che con lo Sblocca Italia e la legge di Stabilità si sottraggano risorse all’università e alla ricerca scientifica, mentre si continuano ad investire milioni in trivellazioni petrolifere, grandi opere inutili e dannose per i nostri territori. Dal blocco del Senato di oggi – hanno sottolineato gli studenti - dove siamo stati oggetto di una dura repressione, rilanciamo affermando personalmente e collettivamente ‘non in mio nome’, perché ora è il momento di risposte nuove, quelle che abbiamo elaborato dalle scuole e dalle università e che porteremo ancora una volta nelle piazze e nelle strade delle nostre città, contro (e oltre) il teatrino del Governo che dietro hashtag e anglicismi cela la solita vecchia politica sorda alle istanze dal basso. Torneremo in piazza domani 12 dicembre, durante la giornata dello sciopero generale, proprio perché non accettiamo che il Governo usi la contrapposizione tra presunti garantiti e non garantiti per livellare verso il basso i diritti di tutti” – hanno concluso gli studenti dell’Usd.



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