Inizia l'autunno caldo degli studenti. Il 7 ottobre corteo contro "La Buona Scuola"

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La protesta a BeneventoLa protesta a Benevento

Gli studenti e le studentesse hanno deciso di scendere in piazza il 7 ottobre per manifestare il proprio dissenso nei confronti della Buona Scuola.

“Ormai al suo secondo anno di approvazione, mostra tutte le sue contraddizioni”. Il riferimento è alla Buona Scuola la riforma proposta da Renzi e Giannini che gli studenti contesteranno in piazza il prossimo 7 ottobre, concentramento ore 9:00 e partenza da piazza Risorgimento, a darne notizia è il Collettivo Autonomo Studentesco.

“Essa – spiegano – si è rivelata un mero progetto di aziendalizzazione e privatizzazione della scuola snaturata sempre più delle sue funzioni natie: formare cittadini che abbiano una coscienza critica e un sapere eclettico e non lavoratori a costo zero. Le logiche della meritocrazia di un sistema economico che predilige la competizione sfrenata fanno aumentare il divario tra gli istituti. di qui infatti la suddivisione tra gli istituti da un lato scuole di ‘serie A’ ovvero quelle che avranno e hanno maggiore accessibilità ai fondi e ai finanziamenti economici e dall'altro scuole di ‘serie B’ da gettare in pasto alle aziende”.

Gli studenti hanno le idee chiare. “Siamo contro la figura dei presidi-manager, i quali hanno sempre più potere decisionale sulla vita scolastica, infatti sono loro a dover valutare i docenti, a scegliere quali ‘meritano’ e quali no, ad istituire i rapporti con le aziende che si occuperanno di far svolgere agli studenti le ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro. Il diritto allo studio va di pari passo con il diritto a vivere in ambienti sicuri. La precarietà e l'inadeguatezza dei nostri istituti scolastici non può essere ridotta a piccoli lavori ornamentali, pertanto vogliamo maggiori controlli sullo stato attuale delle nostre scuole. Vogliamo reali finanziamenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, non gli spicci di Renzi per ridipingere le mura”.

Insomma: ha avvio l’autunno caldo, alle scuole alle piazze studenti, docenti, sindacati, chiederanno di costruire un nuovo modello di scuola, nuovi spazi di decisionalità e di democrazia dal basso.
 



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