Intervista a Pasquale Cavallaro della Miwa Energia Cestistica Benevento

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Pasquale Cavallaro ha impiegato poco a diventare uno dei punti di riferimento della nuova Miwa Energia Cestistica Benevento, ha iniziato con entusiasmo la sua nuova avventura nel Sannio candidandosi a un ruolo di assoluto protagonista nel team allenato da coach Bruno Annecchiarico. Cavallaro non vede l'ora: "Ci attende una grande avventura". L'ala di Scafati è sbarcata nel Sannio con grandi ambizioni: "Qui una grande atmosfera". 

Dopo una stagione da dimenticare per svariati motivi, quella di Benevento è l'occasione giusta per ripartire sognando l'obiettivo, cosa ti ha colpito di più del progetto della Cestistica?

“Qui si respira il clima giusto per fare sport. Sono rimasto impressionato dalla trasparenza e dalla presenza dei miei interlocutori. Posso assicurare che andando a ripercorrere i diversi tanti anni di carriera mi riesce difficile pescare qualcosa di simile. I dirigenti sono presenti in ogni allenamento, sono attenti a come stiamo e a quello che facciamo. Per un atleta sono cose molto importanti, si avvertono anche al momento della partita”.

Sul piano tecnico come giudichi questo avvio di stagione?

“Abbiamo giocato due gare ufficiali e da ciascuna abbiamo tratto insegnamenti che ci serviranno in vista del il campionato, che rappresenta il nostro obiettivo primario. Conosco il coach da tempo, è un tecnico capace sia nella gestione della gara che nel tenere alto il morale del gruppo. Siamo a buon punto nella costruzione mentale della squadra. Per dirne una, a Casapulla siamo andati a giocare in sette su un campo difficile e contro una squadra di categoria superiore, ma siamo stati in partita fino alla fine. Sono sintomi da non sottovalutare, vuol dire che la mentalità è già marcata”.

Da non sottovalutare il fattore entusiasmo, a Benevento c'è voglia di assistere a una pallacanestro di un certo livello.

“E' vero. Anzi, devo dire che è l'aspetto più stimolante di questa avventura. Sul piano personale si tratta di una ventata d'aria fresca dopo una stagione contraddistinta da innumerevoli fattori negativi. Sono reduce dall'esperienza con il Neapolis Basket Casavatore, in serie C Silver, una parentesi che non vedo l'ora di mettermi alle spalle e che mi ha costretto a un dispendio di energie ma anche di denaro. Io dico sempre che lo sport è fatto per uomini, ma evidentemente non tutti la pensano come me perché vanno avanti a suon di promesse che poi non mantengono. Esserci salvati in quelle condizioni è stato un vero miracolo”.

Da un'annata all'altra il passo può essere breve; a Benevento hai ritrovato anche tanti amici. Quanto può contare?

“Tutti loro sanno cosa vuol dire raggiungere un obiettivo. Credo che siamo l'unica squadra di D che ha iniziato il 28 agosto la preparazione atletica, c'è molta voglia di lavorare. Ci sono dei ragazzi che sono miei vecchi amici ed è chiaro che quando vai al palazzetto diventa anche un piacere allenarsi, lo sforzo lo senti meno. Anche i nostri under rappresentano una vera risorsa, starà a tutti noi più grandi favorire la loro integrazione in modo che possano risultare a loro modo determinanti nel tenere il ritmo partita e nel calibrare alcune giocate. Siamo a buon punto, domenica contro il Roccarainola (ore 18 al PalaParente) il campionato ci darà le prime risposte”.



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