Jobs (f)act, Severino Nappi presenta il suo libro: Un manuale per spiegare le riforme

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Sarà presentato domani, 22 ottobre, alle 17.30 al Teatro Mercadante a Napoli, Jobs (f)act Contro la fabbrica delle regole inutili, scritto dall’assessore regionale, Severino Nappi.
Napoletano, classe 1965, avvocato giuslavorista, ordinario di diritto del lavoro.
Professore nelle Università di Benevento, Cosenza e (ora) Napoli e Camerino, nel 2009 affianca l’attività istituzionale a quella accademica e diventa assessore all’Occupazione della Provincia di Napoli. Nel 2010 un nuovo passaggio, con la nomina ad assessore a Lavoro, Formazione e Orientamento professionale della Regione Campania.
Coordinatore della rivista scientifica “Il diritto del mercato del Lavoro” e della nuova edizione del periodico “Nord e Sud”, è presidente dell’associazione politico-culturale “Insieme”.
Autore di numerose monografie e saggi scientifici sul tema dell’occupazione, componente di commissioni ministeriali e governative, viene riconosciuto in ambito accademico e politico come uno dei massimi esperti italiani nel campo del lavoro.
Dopo aver rotto il sistema di connivenze tra la politica e i (presunti) disoccupati organizzati campani, vive da anni sotto scorta per le ripetute minacce e aggressioni.
Riforme, leggi, codici, statuti, libri bianchi, rossi e verdi. Con la produzione di un meandro inestricabile di normative, oscure per la maggior parte delle persone, almeno da due decenni la politica colpisce il mercato del lavoro con la pretesa di migliorarlo. Ma quasi sempre i risultati si sono rivelati negativi.
Ora che anche il governo di Matteo Renzi avanza la sua proposta, arriva questo libro per fare chiarezza sul variegato mondo dei lavoratori (e non) italiani, a partire dal linguaggio utilizzato, mai burocratico, sempre e soltanto pop.
Quindi, JOBS (f)ACT è un manuale che spiega in maniera semplice le riforme dell’ultimo ventennio; è una fabbrica delle idee utile a abbattere la fabbrica delle regole, spesso buone soltanto a togliere lavoro; sono i volti, i nomi, le aziende, le crisi dell’Italia della seconda Repubblica; è la proposta di soluzioni semplici e compatibili con il sistema-Paese; è una risposta tempestiva al Jobs act di Matteo Renzi.



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