L'Ance Benevento presenta il Bim, un sistema per innovare l'edilizia

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Ance Benevento ha tenuto, ieri pomeriggio il Convegno sul BIM “Building Information Modelling” che rappresenta una delle principali sfide cui è chiamato oggi il settore dell’edilizia.

Il Bim è stato introdotto con l’articolo 23 del nuovo codice degli appalti che non ne sancisce ancora l’obbligatorietà, bensì ne prevede un percorso di graduale introduzione negli appalti pubblici, attraverso la leva della facoltatività e della premialità per le stazioni appaltanti che lo utilizzeranno. L’incontro è stato realizzato da Ance Benevento con la partecipazione di Ance Avellino e con la collaborazione del CFS di Benevento e Avellino.

“Il BIM – spiega spiega Mario Ferraro presidente Ance Benevento - è stato introdotto dal Codice degli appalti che non ne prevede tuttavia l’immediata obbligatorietà. Il BIM è un metodo collaborativo che consente di integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione: quella architettonica, strutturale, impiantistica, energetica e gestionale. Per questo può essere utilizzato dagli impiantisti, dagli ingegneri strutturisti, dagli architetti, dal costruttore, dai montatori, dai collaudatori ecc. Si stima che ci vorrà almeno un anno per passare dal pre-BIM al BIM integrato e in questo percorso risulta fondamentale la formazione. Tuttavia le esperienze di altri Paesi dell’Unione Europea e non ci mostrano come l’introduzione del BIM ha segnato il passo ad un sistema più efficiente e ha garantito il raggiungimento di risultati particolarmente significativi”

“In Italia il 61% degli architetti – continua Ferraro – non conosce il Bim Mentre nel Regno Unito e nei Paesi Bassi una quota significativa degli architetti risulta avere da tempo una certa esperienza nell'utilizzo e nell'applicazione del BIM. In particolare, nel nostro Paese, solo il 10% degli architetti dichiara di utilizzare il BIM, mentre il 30% ne è solo consapevole e ben il 61% ammette di non conoscerlo. Le aziende sono pronte o si stanno attrezzando, le stazioni appaltanti devono ancora organizzarsi”.

Anche le esperienze di altri paesi dell’Unione Europea mostrano come l’introduzione del BIM sia stata un processo, irreversibile da un lato, graduale dall’altro.

“Per Flavian Basile - presidente Giovani Imprenditori Ance Benevento - l’introduzione del BIM rappresenta un passaggio epocale nel modo di concepire la progettazione e l’edilizia in generale. L’incontro di oggi è un’occasione per far crescere gli studi professionali l’intero comparto dell’edilizia. Solo attraverso questi momenti formativi è realmente possibile aiutare l’intera filiera a raggiungere nel più breve tempo possibile la padronanza di questa nuova metodologia operativa”

Giuseppe Scognamillo – presidente Ance Avellino – sostiene che il BIM non è un prodotto né un software ma un “contenitore di informazioni sull’edificio” in cui inserire dati grafici (come i disegni) e degli specifici attributi tecnici (come schede tecniche e caratteristiche) anche relativi al ciclo di vita previsto. Insomma un sistema innovativo che sta prendendo piede anche nel nostro Paese gradualmente”

Alfonso Palma – presidente Giovani Ance Avellino – ha dichiarato che è in atto un’innovazione dei materiali e dell’organizzazione aziendale. L’industria delle costruzioni è quella che negli ultimi 30 anni ha innovato meno. Oggi il Bim è un’occasione che le imprese non possono lasciarsi sfuggire”.

Romano Romano referente per AllPan Italia ha spiegato che il BIM rappresenta la “costruzione di un nuovo modo di costruire e può avvenire con l’ausilio delle più moderne tecnologie informatiche, in linea con quanto già avviene in molti ambiti economici. In questo senso il BIM è uno strumento che permette l’innovazione di processo lungo tutta la filiera attraverso la creazione di un modello digitalizzato e interoperabile dell’opera edile, in grado di simulare anche le diverse fasi di cantiere e la manutenzione dell’opera durante l’intero ciclo di vita utile. In futuro il BIM sarà presumibilmente sempre più utilizzato tanto a livello internazionale quanto sul mercato interno. Il BIM è dunque un fattore competitivo e di innovazione per le imprese di costruzione, e costituisce l’occasione per conoscere le potenzialità dello strumento per tutte le tipologie di lavori, compresi quelli di non grandi dimensioni”.



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