L'organista sannita Antonio Caporaso ai Galway Cathedral Recitals

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Caporaso ai Galway Cathedral RecitalsCaporaso ai Galway Cathedral Recitals

È di qualche giorno fa, la partecipazione del maestro sannita, Antonio Caporaso, ai Galway Cathedral Recitals che si svolgono in Irlanda.

La serie di concerti del Galway Cathedral Recitals giunta quest’anno alla ventitreesima edizione - si svolge ogni estate presso la Cattedrale di Galway in Irlanda, la cittadina è candidata ad essere capitale europea della cultura 2020 – ha visto quest’anno la presenza anche di un sannita.

Il maestro Antonio Caporaso invitato da Raymond O’Donnell, direttore musicale della cattedrale cattolica della città, diventa così uno dei cinque organisti italiani che sinora si sono esibiti nell’ambito del prestigioso festival. All’organo, costruito nel 2007 dalla ditta irlandese Trevor Crowee dotato di tre manuali e pedaliera, il maestro Caporaso ha interpretato brani di Franz Schmidt, Alexandre Guilmant, JaromirWeinberger, CésarFranck e MaxReger, autori del periodo romantico e del primo ‘900.

Il musicista sannita ha però proposto anche la prima esecuzione assoluta di un brano scritto per l’occasione. Si tratta della composizione intitolata Toccata "Z" mix, sottotitolo Incongruenze musicali per organo, del compositore romano Claudio Perugini, già insegnante di Composizione del maestro Caporaso.

“Questo brano – spiega – nasce con l'idea di condensare elementi di linguaggi differenti in una breve composizione avente gli stilemi della toccata; in questo caso il riferimento è a una ‘Toccata all'Offertorio’ di Domenico Zipoli (da cui la "Z" del titolo) dalle ‘Sonate d'intavolatura per Organo e Cimbalo’. Contemporaneamente la sfida è dare la sensazione di continuità nel divenire del brano. Questo “meccanismo” è anche la ragione del sottotitolo: “incongruenze musicali”; infatti le armonie e le citazioni, (tra cui riconoscibile anche un ‘incipit’ bachiano, della invenzione a 2 voci in DO Maggiore), gli spunti di motivi popolari ("Oh che bel castello") nonché jazz-rock si fondono, si alternano, si sovrappongono e si giustappongono in un inarrestabile fluire di eventi. 



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