Un sito confiscato diventa simbolo del riscatto: la Commissione Anticamorra si riunisce a Melizzano
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La struttura nata sul sito confiscato
La II Commissione Anticamorra e Beni confiscati presieduta dall’on. Carmine Mocerino si riunirà a Melizzano venerdì 11 novembre.
Premiare il coraggio del comune di Melizzano, questa la motivazione di fondo che ha spinto la II Commissione Anticamorra e Beni confiscati della Regione Campania a riunirsi venerdì 11 novembre, alle 10.30, presso la sala consiliare “Peppino Impastato” del centro telesino. Insomma, partire dall’esempio di Melizzano per lanciare una vera e propria rivoluzione culturale.
La “mission” è quella di lanciare un messaggio forte di vicinanza ai territori e di sostegno alla lotta contro gli illeciti che deve risuonare con vigore in tutti i comuni del Sannio e della Regione.
Melizzano, dunque, esempio di coraggio e determinazione. Infatti, proprio nel Comune sannita è stato realizzato un centro di recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) su un terreno confiscato alla camorra. L’impianto sorge su un terreno di 24mila metri quadri, in contrada San Tammaro, a ridosso del fiume Calore, adibito in precedenza ad impianto di estrazione inerti fluviali ed espropriato, anni addietro, ad un membro del clan Fabbrocino.
Nel 2009 fu, la struttura fu assegnata al comune di Melizzano nell'ambito del Pon Sicurezza, beni confiscati ed il comune ha deciso di realizzarvi un centro per il disassemblamento e il riutilizzo dei rifiuti elettrici ed elettronici - un progetto di legalità nel settore dei rifiuti, quello preferito dalla camorra – che entrerà in funzione nei prossimi mesi e la cui funzionalità è stata affidata alla Cooperativa Sociale Sant'Alfonso di Melizzano.
Ad accogliere la rappresentanza regionale, di cui fa parte il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, ci sarà il sindaco Rossano Insogna e tutta l’Amministrazione Comunale che, nella stessa giornata, accompagneranno la Commissione presso il centro RAEE.
