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La Fiaccolata e la traslazione di San Pio nella Chiesa conventuale, un bagno di folla fino a tarda notte

Lunga giornata quella vissuta ieri da Pietrelcina e da tutti i pietrelcinesi che poi per tutta la notte hanno vegliato sulle reliquie del loro "santariello" così come amano chiamare in senso affettivo San Pio. 

Dopo l'arrivo in paese e la sosta presso il municipio e la benedezione della città, il corpo di "Piuccio" - così come viene amorevolmente chiamato san Pio nel suo paese nativo - tra una folla festante ma composta si è inerpicato verso via Roma ed ha effettuato l'ultimo tratto in salita per fare poi ingresso nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Dopo la Santa Messa presieduta da Fra Giuseppe D’Onofrio è seguita la fiaccolata che attraversando parte del centro storico seguita da una folla immensa, nonostante l'ora tarda, ha accompagnato San Pio verso la Chiesa conventuale della “Sacra Famiglia”.

Mentre la teca contenete le reliquie del Santo è stata poi adagiata su di un altare mobile, si è tenuto il rito dell'apertura della Porta Santa, la quinta nel Sannio così come voluto da Papa Francesco per questo Giubileo della Misericordia. Solo dopo, San Pio ha fatto ingresso nella Chiesa conventuale ed i fedeli hanno potuto, seguendo un percorso prestabilito e controllato dagli uomini delle Forze dell'Ordine ben 500 quelli presenti a Pietrelcina, venerare le spoglie mortali del Santo cappuccino. 

Porte dunque aperte tutta la notte e tutto il giorno, per acconsentire ai fedeli di salutare e pregare San Pio. Molti in serata anche gli esponenti politici presenti tra la folla, tra cui Clemente Mastella. Le spoglie di San Pio rimarranno a Pietrelcina fino a domenica quando saranno poi traslate a Benevento.

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Michele Palmieri


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