La 'Generoso Simeone' contraria alla proposta riqualificazione della Colonia Elioterapica

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La presidente dell’associazione culturale ”Generoso Simeone”, Marina Simeone, comunica che è stata inviata a Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prefetto di Benevento, presidente della Giunta Regionale della Campania, e per conoscenza, all'Istituto Nazionale Urbanistica e al Centro Studi Architettura Razionalista una richiesta di tutela della colonia Elioterapica di Benevento.

Per l'associazione "L’Amministrazione Comunale di Benevento in questi giorni ha annunciato l’approvazione di un progetto di 'riqualificazione della Colonia Elioterapica', per circa 5.500.000 di euro, da finanziarsi con fondi del POR Campania 2007-2013. Dal comunicato stampa del Comune emerge che l’intervento prevede 'la ristrutturazione funzionale della palazzina adibita a palestra, la completa riqualificazione dei locali per i servizi, la messa a norma di tutti gli impianti, la riqualificazione degli spazi esterni scoperti e la realizzazione di una struttura di circa 180 metri quadrati, adibita a servizi, ricavata lungo Via Grimoaldo Re a ridosso del dislivello stradale, dove la copertura, che si trova a quota strada, sarà adibita a parcheggio per biciclette. Infine saranno realizzate discese sul fiume, a mezzo scale, e la realizzazione di passerelle ciclopedonali' ".

"Tale descrizione - sostiene l'associazione - solleva numerosi dubbi e perplessità in merito alle necessarie cautele progettuali che soprattutto la Pubblica Amministrazione avrebbe avuto il dovere di adottare nell’intervenire su di uno dei più importanti episodi dell’architettura razionalista ancora presenti nella Città, anche in relazione a ciò che il complesso rappresenta in termini di trasmissione del patrimonio storico e documentale dell’epoca di costruzione.

La città di Benevento, purtroppo, ha già subito e subisce sistematicamente la cancellazione di importanti opere architettoniche del recente passato. La piazza della Rivoluzione (oggi Piazza Risorgimento) progettata nel 1932 dall’Architetto Luigi Piccinato, oggi è monca dell’edificio della ex GIL (Gioventù Italiana del Littorio), demolito negli anni '60 per far posto all'attuale palazzo della Banca d'Italia, oggi trasferita. Il Palazzo delle Poste realizzato anch’esso nel 1932 su progetto di Angiolo Mazzoni ha perso tutti i pregevoli arredi interni, in forza di una dissennata 'rifunzionalizazione' e presenta delle ferite, più che evidenti, che non vengono risanate da anni. La scuola Mazzini, sempre in Piazza Risorgimento, realizzata nel 1936 su progetto di Frediano Frediani, è continuamente vandalizzata da scritte di vario genere senza che alcuno ponga rimedio.

Questa Associazione ha già dovuto prendere atto della scarsa sensibilità dell’Amministrazione in carica verso l’architettura razionalista in occasione della predisposizione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), nella misura in cui non sembra siano stati sufficientemente tutelati e valorizzati gli edifici storici e l’urbanistica di impianto del Rione Libertà".

Tanto premesso, conclude l'associazione Generoso Simeone  "ritenuto che il complesso della Colonia Elioterapica sia un bene culturale di fondamentale interesse per la collettività, per ciò che rappresenta in termini sia architettonici che storici, si invitano le autorità in indirizzo a porre in essere quanto di loro competenza per scongiurare l’attuazione di qualsiasi ipotesi di intervento che vada a discostarsi da quanto espressamente previsto dalla normativa vigente in tema di tutela e valorizzazione dei beni culturali".



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