La proposta. Meno Regioni, la Campania 'acquisterebbe' Latina e Frosinone

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Napoli, Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta Regionale della CampaniaNapoli, Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta Regionale della Campania

Roberto Morassut e Raffaele Ranucci, rispettivamente deputato e senatore del Partito Democratico, hanno presentato in conferenza stampa, la proposta di legge costituzionale sulla riforma delle Regioni, che porterebbe questi discussi enti territoriali da 20 a 12.  “La proposta – ha spiegato Morassut – affronta la revisione dell’articolo 131 della Costituzione ed è stata presentata alla Camera e al Senato, pensando anche di proporla come emendamento al disegno di legge di revisione costituzionale in seconda lettura. Non si tratta solo di una riduzione ma di una semplificazione dell’ordinamento delle Regioni, che negli ultimi tempi hanno mostrato molti limiti, anche con casi di corruzione e degenerazione morale”. Per quanto riguarda Roma, la città, insieme alla sua provincia, dovrebbe diventare una Regione autonoma. “Tutte le Capitali europee – ha osservato il deputato – godono di uno statuto speciale. Roma deve conquistare lo stesso status di Londra, Berlino e Parigi. La trasformazione in città Regione significa semplificare i passaggi burocratici e, allo stesso tempo, offrire meno spazio alla corruzione”. “Le Regioni – hanno spiegato in una nota congiunta Morassut e Ranucci – sono nate negli anni ’70 per cercare di dare rappresentanza alle diverse identità italiane. Ma se in una prima fase hanno fatto bene e hanno aiutato la crescita del Paese, in un secondo momento sono diventate protagoniste di fenomeni non positivi della vita pubblica. 15 sono finite sotto inchiesta, 494 sono stati i consiglieri coinvolti, quasi 60 milioni di euro – tutti soldi pubblici – la cifra sulla quale i magistrati stanno ancora indagando. È per questo che ora bisogna cambiare”.  Grandi cambiamenti in vista, dunque, per l’intero Lazio che, nel caso legge venisse approvata in entrambi i due rami del Parlamento, cesserebbe di esistere: il suo territorio sarebbe infatti suddiviso e accorpato dalle attuali Toscana, Abruzzo e Campania, con la rilevante eccezione dell’area attualmente identificata come “Provincia di Roma” che diventerebbe la “Regione di Roma Capitale”. Un operazione che, a detta dei promotori, consentirebbe di tagliare la burocrazia e ridurre i fenomeni di corruzione.

COME CAMBIEREBBERO LE REGIONI – Ma con l’approvazione della proposta Morassut-Ranucci a cambiare completamente sarebbe l’intera geografia italiana. La Regione Alpina comprenderebbe la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria. Le altre regioni sarebbero la Lombardia, l’Emilia Romagna (comprendente anche la provincia di Pesaro), il Triveneto (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino), la Regione Appenninica (Toscana, Umbria e provincia di Viterbo), l’Adriatica (Abruzzo, provincia Macerata, Ancona, Rieti, Ascoli e Isernia), la Regione di Roma Capitale, la Tirrenica (Campania e le province di Latina e Frosinone), il Levante (Puglia e le province di Matera e Campobasso), il Ponente (Calabria e provincia di Potenza), la Sicilia e la Sardegna.



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