La scure della Severino su Palazzo Mosti, in caso di condanna sospensione per Mastella

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Clemente Mastella - foto tratta da FacebookClemente Mastella - foto tratta da Facebook

Attesta per il 15 marzo la sentenza del tribunale di Napoli, in caso di condanna il sindaco Mastella incapperebbe nella sospensione, così come previsto dalla Legge Severino.

Fiato sospeso a Palazzo Mosti, con il sindaco Clemente Mastella che in caso di condanna nel processo UDEUR, in virtù della Legge Severino, potrebbe essere sospeso dalla carica. Una scure che lascia un velo di incertezza sul futuro dell’Ente di via Annunziata, se si considera anche la dichiarazione di dissesto. 

Mastella nei giorni scorsi sui social, aveva scritto: “Sì, ieri alla fine ho pianto. Ero in tribunale a Napoli e dopo quasi dieci anni la mia vicenda giudiziaria vede la conclusione. Ho pianto pensando ai giorni drammatici di quando mi dimisi da ministro. Mia moglie arrestata, uno dei miei figli accusato ingiustamente di aver avuto una macchina in regalo dalla camorra. Un processo da incubo senza prove. Ma questo in Italia può capitare. Ed ogni notte da quel lontano 16 gennaio 2008 mi assale un dolore, mi chiedo: perché? Non auguro a nessuno quanto è capitato a noi. Solo grazie alla mia fede, alla forza di volontà che mi ha accompagnato e grazie ai tanti di voi che mi hanno incoraggiato in quei momenti, man mano, mi sono ripreso. Sì, ieri ho pianto”.

Il pm ha chiesto per Mastella alla Quarta Sezione collegio A del Tribunale di Napoli la condanna a 2anni e 8mesi. La decisione del Tribunale è attesa per il 15 marzo, ma potrebbe giungere anche nei giorni successivi. Insomma, trepidazione e attesa. I fatti, riguardano il 2008 quando all’epoca Mastella era ministro della Giustizia, sua moglie Sandra era presidente del Consiglio Regionale della Campania, le dimissioni del politico di Ceppaloni aprirono poi la crisi politica che portò alla caduta del secondo governo Prodi. I reati ipotizzati furono diversi, così come gli indagati tra cui anche l’ex consuocero, ma oggi in piedi è rimasto solo il reato d’induzione indebita per le presunte pressioni effettuate ai danni di Antonio Bassolino così da poter ottenere la nomina di Luigi Abbate nel Consorzio Asi di Benevento.

Mastella su questo si gioca dunque la poltrona. Non cadrebbe invece il Consiglio comunale, tutto passerebbe in mano al vice – e qui si apre altro capitolo – anche se resta aperto uno spiraglio: in caso di appello scatterebbe prescrizione e dunque Mastella potrebbe concludere mandato. Restano sul tavolo, però, diverse questioni apertesi proprio con la dichiarazione di dissesto(Asia, housing sociale, vertenze lavorative) con il comune che rischia di entrare in una sorta di impasse amministrativa. Non solo, da fronteggiare c’è anche lo “scontro” consiglieri – assessori.



Articolo di Comune di Benevento / Commenti