La Uil esulta, nessun contributo aggiuntivo per il rinnovo del permesso di soggiorno

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La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza del 2 settembre 2015, ha deciso di contestare i contenuti del decreto 304/2011 del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), sul contributo aggiuntivo per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata su richiesta del TAR del Lazio e ha definito il contributo aggiuntivo da 80 a 200 euro, che dal 2012 è imposto in Italia per il rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno “sproporzionato e di ostacolo alle finalità di integrazione e accesso ai diritti da parte dei cittadini stranieri previste dalle norme europee”.

“È un pronunciamento questo della Corte molto importante – ribadisce la UIL – che rende giustizia alle ripetute prese di posizione dell’intero Movimento Sindacale Italiano, che avevano definito quella misura ‘discriminatoria e punitiva dei lavoratori stranieri’, e ne avevano richiesto più volte l’abolizione. Ora sarà il Tribunale amministrativo regionale del Lazio a doversi pronunciare formalmente sulla sovrattassa stabilendo quale sia la misura della stessa da considerarsi ‘non sproporzionata’.

Una volta stabiliti i nuovi importi – spiega il sindacato – diventerà lecito e possibile richiedere al MEF il rimborso di quanto pagato in eccesso. In questo senso consideriamo importante raccogliere la disponibilità dei nostri iscritti stranieri, e in generale dei cittadini di Paesi Terzi, che sono interessati a presentare la richiesta di rimborso dell’eccesso di tassa che sono stati costretti a pagare ingiustamente fin dal 2012. Naturalmente bisognerà aspettare la sentenza definitiva del TAR, prima di poter dare avvio alle richieste di rimborso. Nel frattempo UIL e ITAL - hanno concluso - opereranno per preparare la richiesta-tipo di rimborso e allertare i legali del Patronato affinché, dinnanzi all’eventuale inerzia del MEF, si attivi il ricorso giurisdizionale".

“Consideriamo questa iniziativa molto importante – afferma Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Benevento - anche per il suo carattere simbolico di equità a sanzione di una norma che appare odiosamente discriminatoria. Gli uffici della UIL e del Patronato Ital di Benevento, siti in P.za San Donato sono a disposizione per informazioni e raccolta di adesioni a questa iniziativa”.



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