La Valle del Tammaro dice no all'eolico. Agricoltori, trattori e sindaci in strada

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Manifestazione Santa CroceManifestazione Santa Croce

Mattinata di protesta stamani a Santa Croce del Sannio dove è in corso una manifestazione a favore della tutela del territorio e dire no alle speculazioni.

Sono scesi in strada, lungo i crinali dell'Appennino campano, per chiedere la salvaguardia del paesaggio, la tutela del patrimonio storico, culturale ed archeologico, a difesa del territorio. C'erano tutti: agricoltori, sindaci e cittadini. Si sono incontrati presso il bosco comunale di Santa Croce del Sannio e con loro erano presenti anche le principali associazioni di categoria come la Coldiretti, la CIA e Confagricoltura e la Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro.

"Obiettivo dell'iniziativa – aveva spiegato il sindaco di Santa Croce, Antonio Di Maria, promotore dell’iniziativa - è quello di dare un segnale forte alle Istituzioni affinché si tenga alta l'attenzione sulle vocazioni delle nostre terre. Auspico una presenza forte di cittadini, agricoltori e organi di informazione". Dopo il raduno dei trattori e dei partecipanti il corteo, partito nei pressi del Regio Tratturo Pescasseroli/Candela, al confine tra Campania e Molise - dove stanno tirando su diciassette torri d’acciaio. Nella zona insistono decine di progetti di insediamento per un totale di circa 200 pale eoliche - ha raggiunto il centro della Valle del Tammaro e l’Aula Consiliare Comune di Santa Croce del Sannio dove si è svolta una conferenza stampa congiunta.

 "Abbiamo visto una grande partecipazione - ha dichiarato a margine la fascia tricolore del borgo sannita - credo il messaggio alle Istituzioni: Governo e Regione sia arrivato. Ci dicano cosa vogliono fare dei nostri territori, stiamo vivendo un dramma. Prima ci ripetono che vogliono tutelare le aree interne, ci spronano a cooperare in sinergia, premono affinché i borghi ed il patrimonio vengano salvati, ci spendiamo anni di programmazione e poi ci piazzano centinaia di pale eoliche fin dentro casa. Se dobbiamo abbandonare le nostre coltivazioni per diventare produttori di energia ce lo dicessero in modo chiaro. Nelle pertinenze delle pale eoliche non potremo concedere le licenze edilizie agli agricoltori che vorranno partecipare ai bandi PSR per il potenziamento della propria capacità produttiva. E mentre noi amministratori locali dobbiamo rispettare tutti i vincoli paesaggistici, le grandi compagnie energetiche arrivano qui e bypassano tutto. Il controsenso che si genera è che le energie rinnovabili finiscono per uccidere lo sviluppo sostenibile delle aree rurali interne".

Insomma, quello che si verifica sulle alture del Sannio sembrerebbe un paradosso. " L'invasione di cavidotti e impianti eolici – dicono – genera un paradosso. Da una parte Europa, Governo e Regioni investono milioni di euro per valorizzare le aree rurali e l’agricoltura, dall’altra nelle stesse aree si consentono insediamenti per la produzione industriale di energia che ne cambiano il volto".

“Ancora una volta – aggiunge Francesco Sossi, direttore di Coldiretti Benevento – assistiamo ad uno squilibrio che non genera vantaggi per il territorio. Se facessimo un bilancio energetico, verrebbe fuori che in una zona a bassissima vocazione industriale l’energia rinnovabile prodotta è ben oltre la domanda. Piuttosto che distribuire soldi alle grandi compagnie del vento sarebbe più utile ed efficace elargire risorse agli agricoltori per impianti fotovoltaici su stalle e capannoni che rendano energeticamente autonome le imprese”.

Presenti oltre ad Antonio Di Maria, sindaco di Santa Croce del Sannio e presidente Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro, anche diversi i sindaci della valle da Pasquale Iacovella (Casalduni), a Gianfranco Rinaldi (Pontelandolfo), Raffaele Caputo (Fragneto Monforte), Giuseppe Bozzuto (Castelpagano), Giorgio Carlo Nista (Colle Sannita), Pasqualino Cusano (Sassinoro), Pasquale Carofano (Telese Terme) oltre che alcuni consiglieri comunali di Guardia Sanframondi e San Marco dei Cavoti. Hanno partecipato inoltre, anche Angela Maria Zeoli referente tecnico Ufficio di Coordinamento Titerno-Alto Tammaro, Raffaele Amore presidente CIA Benevento, Toni De Cicco presidente Confagricoltura Benevento, Francesco Sossi direttore Coldiretti Benevento, Michele Pietraroia consigliere Regione Molise, Carlo Iannace consigliere Regione Campania, Mino Mortaruolo consigliere Regione Campania.



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