L'autunno caldo della scuola: Nicola Sguera scrive una lettera aperta a studenti e docenti

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Nell’autunno caldo della scuola, Nicola Sguera scrive una lettera aperta a studenti e docenti.

Riceviamo e pubblichiamo
"Da ottobre l’Italia e l’Europa sono percorsi da sommovimenti profondi del mondo scolastico, spia di un disagio che percorre l’intera società, soprattutto nelle zone più colpite dalla più grave crisi del sistema capitalistico, oramai globalizzato, dell’ultimo secolo. È doveroso, prima di tutto, riuscire a pensare quanto accade nella scuola, anche a Benevento, in un contesto molto più ampio. Il movimento, dunque, non ha come solo obiettivo polemico le politiche scolastiche, con la trita e ritrita riproposizione di tagli alla scuola pubblica (di personale e fondi) o di finanziamenti alle scuole private, l’attacco alla democrazia scolastica, il tentativo grottesco di aumentare di otto ore l’orario di lavoro dei docenti (o di abbassare del 33% il salario, se vogliamo), ma, complessivamente, un’intera stagione oramai ventennale di ricette liberiste applicate anche ad un “bene comune” qual è la scuola. E quindi questo movimento va ringraziato perché, nelle varie incarnazioni, anche degli scorsi anni, è stato un baluardo di democrazia, di difesa del “comune”, di rivendicazione di una scuola e di una società “altre” (solidali e non solitarie, cooperative e non competitive).
Nel momento in cui stiamo entrando nella fase più calda della contestazione, urge serrare i ranghi, creare ponti sempre più solidi fra le varie realtà che agiscono il mondo scolastico, evitare che ognuno marci per proprio conto. Per questo, dopo la bellissima esperienza di condivisione promossa dal Coordinamento Docenti del Sannio, voglio appellarmi ai colleghi e agli studenti delle scuole sannite affinché si trovino luoghi di confronto per portare avanti la protesta attraverso iniziative condivise.
Ai colleghi dico di mettersi in ascolto dei bisogni formativi dei nostri allievi. Quello che stanno vivendo molti di loro è un processo di tumultuosa maturazione di una “cittadinanza attiva”. Questo processo va supportato. Troppi di noi lo bollano come conato “autunnale” destinato ad esaurirsi con le vacanze natalizie, mero pretesto per ridurre il carico scolastico. No, colleghi. Il movimento esprime, come soggetto collettivo, un alto livello di consapevolezza, sebbene essa non sia sempre presente in ciascuno di coloro che lo rappresentano. Noi dobbiamo avere la capacità di privilegiare, in questa fase, il nostro essere educatori di futuri cittadini piuttosto che i trasmettitori di saperi. Dobbiamo essere con i nostri alunni dentro questo processo di consapevolezza e trasformazione, che da “resistenza” e difesa della scuola come “bene comune” diventi proposta (e pratica) di un’altra scuola possibile. Non lasciamoli soli. E dialoghiamo con loro senza paternalismo. Solo così saremo all’altezza del tempo e del nostro compito, così delicato.
Ai ragazzi dico di elaborare insieme a tutte le altre componenti della scuola, senza chiudersi in una riserva priva di prospettive, forme di protesta innovative, capaci di coniugare il propagarsi della consapevolezza (tra ragazzi e adulti) - attraverso il dialogo e le pratiche assembleari – con modalità alternative di apprendimento, in cui gli stessi ruoli di docente e discente possano invertirsi. Il mio timore è l’autoreferenzialità di alcune forme di protesta, spesso tanto complesse da gestire da sfociare in catastrofi che lasciano ferite in tutti. Le forme estreme di protesta non vanno scartate a priori: esse devono essere una extrema ratio, e anch’esse, se esperite, dovranno vedere tutte le componenti della scuola compatte. In questa fase c’è bisogno di discutere, di leggere molto insieme, di elaborare collettivamente analisi e proposte operative. Con l’ambizione di andare ben oltre le vacanze natalizie, di innestare, ciascuno nella propria scuola, spazi di agibilità democratica veramente innovativi per tutto l’anno e per gli anni avvenire, costringendo i decisori politici ad ascoltare le nostre ragioni.
Nicola Sguera
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