Lavatrice: guida ad un uso green ed economico

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Ecco i consigli su come ottimizzare l’utilizzo della lavatrice, aiutando l’ambiente e riducendo i costi in bolletta

La lavatrice è ormai uno degli elettrodomestici più utilizzati nelle case italiane, per il tempo che permette di risparmiare nel lavaggio dei propri capi. Tuttavia ha anche un’incidenza non indifferente sul costo delle bollette. Il fisico Andrea Mameli (all’interno del suo libro “Manuale di sopravvivenza energetica”) ha stimato che la lavatrice incide sulla bolletta per il 4% del totale in media. In generale, tutti i grandi elettrodomestici consumano molta energia, motivo per cui è utile adottare alcuni accorgimenti per ridurre il più possibile gli sprechi. Evitare di aprire troppo spesso il frigorifero, spegnere il forno qualche minuto prima della fine della cottura per sfruttare il calore residuo, ottimizzare il carico della lavastoviglie sono tutte accortezze che potrebbero fruttare un bel risparmio in bolletta.

Quache informazione utile sull’utilizzo della lavatrice
In questa guida ci concentreremo in particolare su come utilizzare la lavatrice nel modo corretto e funzional, e in un'ottica di promozione di uno sviluppo sostenibile. Ecco alcuni consigli, che forse alcuni di voi conosceranno già, per ottimizzare l’uso della lavatrice:
  • La maggior parte dei consumi è dovuta al riscaldamento dell’acqua, quindi può essere saggio acquistare un modello dotato di doppio attacco idrico, per poter immettere anche acqua già riscaldata;
  • Molti sanno che la lavatrice consuma la stessa quantità di energia sia a pieno carico che quando è vuota, pertanto conviene utilizzarla solo quando la si riempie totalmente;
  • È altresì importante limitare la temperatura. È stimato che un lavaggio a 50 gradi costi quasi la metà rispetto a uno a 90 gradi. Le temperature più “green” sono quelle comprese fra i 30 e i 40 gradi;
  • Il prelavaggio consuma circa il 5% di energia elettrica, pertanto può essere utile evitarlo; un altro procedimento che comporta consumi elevati è il lavaggio per capi delicati.
Conoscere la classe energetica della propria lavatrice
Effettuare spesso un controllo della lavatrice, sostituendo i filtri e pulendo vaschette e guarnizioni è una buona pratica. Una direttiva dell’Unione Europea del 1992 consente poi di conoscere quanta energia consuma la lavatrice in base alla suddivisione in classi energetiche, che ne indicano l’efficienza. La scala va dalla lettera A (che contrassegna le lavatrici più green) a G (solitamente le più vecchie e quindi meno performanti da questo punto di vista. Sono poi previsti colori appositi per ogni classe energetica, dal verde scuro della classe A al rosso per la G.
 
La classificazione è stata aggiornata poi nel 2010: sono state introdotte tre nuove classi al top dell’efficienza: A+, A++ e A+++. Basti pensare che una lavatrice A++ consuma la metà dell’energia rispetto a una classe A. L’ultimo consiglio è controllare in quali orari, in base al proprio contratto, il prezzo dell’energia è minore, e avviare quindi il lavaggio in quel lasso di tempo. Tutte queste pratiche possono sembrare ovvie, ma se seguite consentiranno sia un minor impatto ambientale che un minore addebito sulla bolletta della luce.   



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