Lavoratori del 118 d'accordo con le Misericordie: assumeteci. In 80 disconoscono i Sindacati

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Ambulanza del Pronto Intervento - 118 (Immagine di Archivio)Ambulanza del Pronto Intervento - 118 (Immagine di Archivio)

Ben 80 lavoratori del 118 di Benevento si rivolgono alla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia tramite i propri legali e chiedono di aderire all’accordo proposto da tempo dalla Confederazione stessa all’Ufficio Provinciale del Lavoro, rigettato però dai Sindacati. Consegnate ieri mattina al Prefetto le lettere con cui chiedono di aderire all’accordo.

Ieri mattina, martedì 18 agosto, il direttore tecnico incaricato per il servizio 118 delle Misericordie Gionata Fatichenti ha consegnato le lettere al Prefetto di Benevento Paola Galeone, nel corso dell’incontro richiesto dalle Misericordie, contestualmente all’invio dei preavvisi di licenziamento, proprio per dare voce ai dipendenti che con lettere autografe dei propri legali hanno scritto alla Confederazione.

Sono i verbali dei vari incontri, consegnati ieri al Prefetto, a fare chiarezza sull’atteggiamento di alcune Organizzazioni Sindacali in questi sei mesi di trattativa, nei quali non hanno voluto sentir ragioni, continuando a chiedere l’applicazione integrale del contratto collettivo ad ogni costo.

“Il nuovo contratto di lavoro prevede un aumento di 2 ore settimanali che da 36 passano a 38 – spiega Fatichenti – con un incremento annuo di 104 ore a dipendente e oltre 12mila ore in esubero che restano del tutto inutilizzate. Per questo la Confederazione Misericordie aveva avanzato una proposta di mediazione che è stata però rigettata dai Sindacati, i quali pretendono l’applicazione integrale del contratto semplicemente mantenendo le 36 ore, senza trattative. A quel punto l'invio dei preavvisi di licenziamento è divenuto una dolorosa ma necessaria conseguenza come prescrive la legge, ma è evidente che saranno immediatamente sospesi qualora venga raggiunto un accordo.”

“Se i dipendenti (80 su 120) arrivano ad incaricare i loro avvocati per comunicarci le loro intenzioni - prosegue Fatichenti - questo rappresenta il fallimento del sistema di contrattazione fin qui intrattenuto tra noi e le Organizzazioni Sindacali e ci obbliga a una autoanalisi oltre a cercare un nuovo modo, nuovi atteggiamenti, ma soprattutto toni più pacati e sinceri”.

“Ringraziamo – precisa – per la convocazione di ieri il Prefetto, che ha certamente rimesso in equilibrio il percorso delle trattative, il Commissario ASL per la consueta disponibilità ad arbitrare le trattative, le sigle sindacali che si sono dimostrate disponibili e concentrate sul problema dei licenziamenti, senza divagare in questioni oramai risolte dalla giustizia amministrativa, e infine, ma non certamente meno importanti, gli operatori del 118, che anche in mezzo a questo clima, continuano a erogare grande professionalità”.

“Non possiamo non notare come anche ieri, non si sia persa occasione di infangare le Misericordie, affermando la nostra indisponibilità a trattare – conclude Fatichenti –. Ci auguriamo che le dichiarazioni rilasciate da CGIL e UIL a fine delle trattative, che ancora una volta raccontano una diversa verità rispetto a quanto invece definito nelle tre ore di discussione, appartengano a una pagina oramai scritta e che quindi doveva essere letta, ma che presto cedano il posto ad una più vera narrazione dei fatti, speriamo più felice per tutti.” 



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