Lavoratori RSA di Molinara. CGIL e CISL rinnovano le preoccupazioni

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Continua a tenere banco la questione dei lavoratori dell’RSA di Molinara. La CGIL e la CISL intervengono nuovamente sulla vertenza in atto, seriamente preoccupati per la sorte del servizio pubblico e per la salvaguardia dei livelli occupazionali.

“Ad oggi nulla é intervenuto per rassicurare utenti e lavoratori. Abbiamo formalmente interrogato il Presidente De Luca, in quanto egli ha avocato a sé la competenza in materia di sanità, ed il nuovo Assessore Regionale alle Politiche Sociali, unitamente ai due dirigenti di settore, affinchè sia chiarita, dall’ente che ha normato nel 2003 la materia e che eroga le somme necessarie a garantire questi servizi, di chi sia la competenza circa la gestione del servizio socio/sanitario all’interno dell’RSA”.

Così i responsabili sindacali FP CGIL BN Giannaserena Franzè e FP CISL BN Antonio Forgione.

“Intanto – continuano - abbiamo verificato a livello regionale, e sembrerebbe che in nessuna struttura pubblica, della stessa tipologia, la gestione del servizio suddetto sia affidata agli ambiti sociali territoriali. Ad ogni modo, ciò che interessa è la tutela del servizio pubblico sul territorio fortorino, per la necessità sempre più impellente che vi è nella nostra provincia, la più anziana della regione, di garantire servizi adeguati agli anziani non autosufficienti, perché non si deve impoverire ed isolare ulteriormente, con la privazione dell’unico servizio di pubblica sanità, un territorio già isolato per conformazione geografica”.

“Inoltre sottrarre il personale dedicato – sottolineano - dopo dieci anni di professionalità e abnegazione, ad utenti “delicati” come questi, significherebbe esporli ad un grave stress emotivo, di cui qualcuno dovrebbe pure preoccuparsi. Non va sottaciuto poi il problema occupazionale che si determinerebbe per i più di dieci operatori impiegati quotidianamente, che ad oggi con professionalità e serietà garantiscono un servizio di eccellenza, senza certezze sul proprio futuro professionale”.

“Riteniamo – concludono - che la peculiarità del servizio sia tale per cui, esso debba essere garantito ed assicurato comunque dalla Asl, mentre chi di dovere chiarisca le competenze, ci chiediamo perché sorgono dubbi e interpretazioni normative diverse dopo dieci anni, a norme invariate? Inoltre come ci si preoccupa giustamente, di garantire una migliore comunicazione viaria per la popolazione di quelle zone, investendo ingenti risorse, al fine di garantire una maggiore dignità di cittadini agli abitanti della nostra provincia; questo tema: la garanzia del diritto alla salute e ad una vecchiaia dignitosa, non può non essere ugualmente al centro delle stesse sensibilità, in tal senso ci auguriamo che tutte le istituzioni operino nella direzione della salvaguardia dei diritti dei cittadini e dei lavoratori del fortore, prima tra tutte la Asl”.



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