Lavoro. Aumento dell'utilizzo dei voucher. Bosco:"Forma semilegale per sottopagare i lavoratori"

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L’Inps ha reso noto che la vendita dei voucher è in forte crescita, 1,5 milioni entro fine anno, ma la Uil parla di snaturamento visto che tale strumento serviva a regolarizzare il lavoro informale.

“Correttamente l’INPS - dice la Uil – segnala il crescendo della vendita di voucher che a fine anno potrebbero arrivare a coinvolgere oltre 1,5 milioni di persone. Quello che colpisce è lo snaturamento dello strumento, il quale è nato per “regolarizzare” il lavoro informale (baby sitter, agricoltura, giardinaggio, etc.), ma si è diffuso in settori produttivi strutturati come il commercio, il turismo e la stessa industria. In buona sostanza, viene sempre più all’evidenza che più che far emergere il sommerso, l’utilizzo dei voucher fa immergere quote di lavoro tutelato. Forse sarebbe il caso che il Governo, già dalla prossima legge di stabilità, trovi il modo di ridurre questo fenomeno. Va ricordato infatti che ogni voucher permette al lavoratore un incasso di 7,5 euro, ma senza che lo strumento sia legato alle ore di lavoro effettivamente svolte”.

“Addirittura – dichiara Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Benevento – stiamo osservando che per attività di servizi sociali o per gestire la raccolta rifiuti si ricorre ai voucher, invece che alle paghe definite dai contratti nazionali. Con questo sistema il voucher rischia di diventare una forma semilegale per sottopagare i lavoratori. Dopo il Jobs act occorre continuare la battaglia per un mercato del lavoro competitivo e tutelato, facendo la lotta alle false cooperative e all'abuso dei voucher”.



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